Un programma ricco di incontri. Sul tavolo, i rapporti bilaterali e i dossier internazionali. Vladimir Putin oggi è in Italia per una visita “lampo” di un giorno: dieci ore, durante le quali si recherà in Vaticano da Papa Francesco e al Quirinale.
Il presidente russo sarà accompagnato da una delegazione di circa 30 persone, fra cui il ministro degli Esteri Sergej Lavrov e quello dell’Industria Denis Manturov.
Il capo del Cremlino atterrerà in tarda mattinata all’aeroporto Fiumicino a bordo di un Ilyushin 96 e si sposterà in città a bordo dell’auto presidenziale Made in Russia “Aurus”, una macchina corazzata di quasi sei metri e mezzo, arrivata nei giorni scorsi da Mosca.
L’agenda prevede subito l’udienza in Vaticano da Papa Francesco, seguita da un incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e da un colloquio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nel pomeriggio, poi, Putin interverrà al Forum di dialogo italo-russo della società civile, che riunirà alla Farnesina i rappresentanti del mondo imprenditoriale, culturale e accademico.
Dopo la cena di lavoro a Villa Madama, alla quale parteciperanno anche altri esponenti del governo (attesi i vice-premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio), Putin potrebbe incontrare, in forma privata, l’amico Silvio Berlusconi.
Questa sarà la terza stretta di mano fra Putin e Bergoglio. Il primo incontro avvenne il 25 novembre 2013, seguito da una seconda udienza il 10 giugno 2015.
Il primo faccia a faccia del 2013, avvenuto in forma privata e durato solamente 35 minuti, fu seguito da uno scambio di doni: il Pontefice regalò a Putin un mosaico raffigurante i giardini vaticani, mentre il leader russo donò a Francesco una copia dell’icona della Madonna di Vladimir.
Il secondo incontro privato, nel 2015, durò circa 50 minuti. In quell’occasione il capo del Cremlino regalò al Papa un ricamo raffigurante la Chiesa di Cristo Salvatore, ricevendo in cambio un medaglione dell’artista Guido Veroi con l’angelo della pace.
Putin era stato ricevuto in Vaticano anche nel 2007 da Papa Benedetto XVI.
La Santa Sede e la Russia post-sovietica hanno stretto pieni rapporti diplomatici nel 2009, dopo aver riavviato le relazioni bilaterali nel 1990.
L’incontro di oggi suscita grande attesa per il possibile invito che Putin potrebbe rivolgere al Pontefice per una futura visita a Mosca. Ma c’è chi scarta fin da subito l’ipotesi. Ai giornalisti che gli rivolgevano questa domanda, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha risposto: “Non sono in grado di rispondere, non sono ancora riuscito a iniziare i preparativi”.
Durante i colloqui, ci si aspetta che vengano affrontate diverse questioni di carattere bilaterale e internazionale: dai rapporti con l’Italia e l’UE alla questione ucraina, dalla Libia alla situazione in Siria, dalle sanzioni al Venezuela.
“Credo che queste visite daranno un nuovo grande impulso allo sviluppo della collaborazione bilaterale”, aveva dichiarato all’agenzia Tass l’ambasciatore russo a Roma, Sergej Razov, alla vigilia dell’incontro, definendo il viaggio di Putin “una visita significativa sia a livello europeo, sia sul piano internazionale”.
Nella giornata di oggi il centro di Roma sarà blindato: strade chiuse, manifestazioni proibite, spazio aereo sorvegliato. Putin sarà scortato da un corteo di circa 30 auto blindate e sulla sua sicurezza veglieranno un migliaio di agenti, fra cui tiratori scelti appostati sui tetti della città. Secondo alcune indiscrezioni, Putin sarà accompagnato anche da un “assaggiatore” personale, incaricato di controllare preventivamente i pasti che gli verranno serviti.
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email