Il Cremlino di Mosca, storia di una fortezza diventata simbolo del paese

Aleksandr Novikov/Global Look Press
All’inizio era in legno, poi in pietra bianca. Solo nella seconda metà del XV secolo apparvero i mattoni rossi che oggi tutti noi conosciamo

Le tradizionali fortezze russe, conosciute in tutto il mondo come Cremlini, si possono ammirare ancora oggi in perfetto stato di conservazione in decine di città del paese. Ma solo una è diventata il simbolo dell’intera nazione: il Cremlino di Mosca

Negli ultimi 800 anni la fortezza di Mosca ha subito diversi lavori di rinnovamento e non ha sempre avuto l’aspetto attuale. Fino al XIV secolo, infatti, i principi di Mosca vivevano all’interno di una fortezza in legno realizzata con enormi tronchi di quercia, le cui dimensioni ancora oggi stupiscono gli studiosi

Questa roccaforte in legno però non era in grado di garantire a Mosca una difesa adeguata. Così, nel 1367-1368, fu eretta una fortezza in pietra calcarea bianca. Fu proprio in quel periodo che il Cremlino di Mosca si convertì in una delle fortezze più inespugnabili d’Europa

Ma la pietra calcarea non è un materiale in grado di resistere nei secoli e ben presto ha iniziato a rovinarsi. Stanchi di dover ristrutturare con assidua frequenza il Cremlino, i principi di Mosca decisero di ricostruirlo completamente. Nella seconda metà del XV secolo, infatti, il Cremlino bianco di Mosca fu sostituito con quello rosso che oggi tutti noi conosciamo. Anche le torri e le mura furono smantellate una ad una e sostituite da quelle nuove in mattoni rossi

Durante la grave crisi politica dell’inizio del XVII secolo, il Cremlino visse la più lunga occupazione straniera della sua storia: finì sotto il controllo delle truppe polacco-lituane per due anni, dal 1610 al 1612

Più tardi lo Stato russo, in rapida ascesa, ampliò i propri confini e il Cremlino perse il suo status di fortezza militare. Furono rimosse le armi e le torri assunsero un ruolo puramente decorativo

All’inizio del XVIII secolo la capitale fu trasferita a San Pietroburgo e il Cremlino smise di essere la residenza degli zar. I governanti russi tornarono al Cremlino solo quando i bolscevichi spostarono la capitale a Mosca, nel 1918

Durante la guerra con Napoleone, il Cremlino fu preso dalla Grande Armée. Durante la ritirata, l’imperatore francese ordinò di far esplodere la fortezza, ma la pioggia torrenziale di quei giorni e la resistenza della popolazione evitò il peggio. Tuttavia molti edifici furono pesantemente danneggiati

Le stelle rosse che svettano ancora oggi sopra il Cremlino (qui la loro storia) sono state spente solamente due volte nel corso di tutta la storia. La prima volta accadde durante la Seconda guerra mondiale, per impedire ai bombardieri tedeschi di individuare con facilità il bersaglio. La seconda volta fu negli anni Novanta quando il regista Nikita Mikhalkov girò “Il Barbiere di Siviglia”

Il Cremlino di Mosca oggi è composto da edifici unici appartenenti a diverse epoche storiche: straordinarie chiese medievali si ergono vicino ai grandi palazzi risalenti all’epoca dell’Impero Russo e dell’Unione Sovietica

Qui trovate la nostra guida completa sul Cremlino di Mosca e sulle meraviglie da visitare al suo interno 

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