1. GAZ-46 MAV
MAV sta per “Malyj avtomobil vodoplavajushchij”, ossia “piccola automobile galleggiante”. Era spinta dal motore di una delle più popolari auto sovietiche, la Pobeda (“Vittoria”), entrata in produzione nell’Urss poco dopo la Seconda guerra mondiale.
Pare che l’automobile anfibia sia stata copiata dalla Ford GPA. Non è difficile, infatti, trovare ovvie somiglianze tra i due veicoli. La GAZ-46 è stata prodotta nel periodo 1953-1958 ed è stata progettata per il trasporto di truppe e per svolgere diversi compiti militari sull’acqua. Era davvero piccola e poteva ospitare solo fino a un massimo di cinque persone.
2. BAV-485
Anche l’Urss aveva bisogno di veicoli anfibi più grandi, così i suoi progettisti di automobili idearono il modello BAV, in cui la B sta per “bolshoj”, “grande”: “Grande automobile galleggiante”.
Anche la BAV era basata su un prototipo americano: il camion anfibio DUKW-353. L’Urss aveva ricevuto centinaia di tali veicoli durante la Seconda guerra mondiale, nell’ambito del programma di prestiti tra alleati.
La versione sovietica poteva portare a bordo 28 persone o 2,5 tonnellate di carico. Il BAV-485 fu prodotto fino agli inizi degli anni Sessanta, ma è stato ampiamente utilizzato nei Paesi del blocco orientale e del Medio Oriente per altri due decenni.
3. PTS
Negli anni Sessanta, l’Urss lanciò un altro progetto, questa volta assolutamente originale. Si chiamava PTS, ed era un mezzo di trasporto medio anfibio. Risultò essere l’antenato di tutta la vasta famiglia di mezzi di trasporto anfibi. Gli ultimi sviluppi e modifiche del progetto sono ancora utilizzati nell’esercito russo.
Il primo fu introdotto nel 1965. Aveva una capacità di carico due volte superiore a quella del BAV: cinque tonnellate. Aveva anche attrezzature e schermature che permettevano al veicolo di lavorare nell’area interessata da radiazioni o armi biologiche o chimiche.
4. VAZ-2122 “Rekà”
Il più popolare crossover sovietico, la Niva, riuscì a incantare anche i duri funzionari del ministero della Difesa, che ne ordinarono una versione anfibia. Fu progettata nel 1976 con il nome di “Rekà” (“Fiume”), ma poi, per circa dieci anni, la VAZ provò a modificarla, tentando di ottimizzare il sistema di raffreddamento del motore.
Complessivamente, sono stati prodotti 21 veicoli di questo tipo, che non hanno soddisfatto le aspettative dei militari sovietici. La Perestrojka di Gorbachev e il crollo dell’economia sovietica sferrarono il colpo di grazia e gli esperimenti sulla Niva galleggiante finirono.
5. LuAZ-967
Anche questo mezzo è stato progettato per le necessità delle truppe aviotrasportate con lo scopo di evacuare i soldati feriti dal campo di battaglia e fornire rifornimento di munizioni. È stato fabbricato in un modo da poterlo guidare in posizione semi-sdraiata.
Il LuAz era abbastanza leggero da essere trasportato per via aerea, cosa che va a scapito della sua capacità di carico utile: appena circa 400 chili. A differenza della Niva anfibia, il veicolo fu prodotto in maniera massiccia negli anni Sessanta e Settanta.
6. UAZ 3907 Jaguàr
La UAZ, fabbrica di automobili a Uljanovsk (870 km a est di Mosca) ha prodotto una gran numero di veicoli fuoristrada molto popolari in Urss e nella Russia post sovietica. Alla fine degli anni Settanta, ha iniziato a sviluppare un veicolo leggero anfibio per l’esercito e le truppe di frontiera. Doveva essere in grado di trasportare 600 chili. Il compito è stato completato all’inizio degli anni Ottanta.
Al 1989, la UAZ aveva prodotto 14 veicoli Jaguar, testati con successo. Il veicolo poteva essere benissimo manovrato in acqua, accelerare fino a 100 km/h e persino sostenere l’onda d’urto di un’esplosione nucleare. I suoi progettisti hanno affermato che nessun esercito al mondo aveva un tale veicolo. In due anni, l’esercito lo approvò, ma poi l’Unione Sovietica è crollata, e il progetto, come molti di quel periodo, è stato accantonato.
Russia, ecco l’hovercraft XG-8, il mezzo perfetto per le condizioni più estreme