Dieci foto inquietanti della prigione abbandonata di San Pietroburgo

Andrej Strelnikov
Kresty è una delle carceri più famose della Russia, ma è stata abbandonata dopo che i detenuti sono stati trasferiti in una nuova struttura più moderna. Diamo un’occhiata dietro le sbarre

San Pietroburgo era un luogo piuttosto ribelle a metà del XIX secolo e centinaia di persone finivano nei guai con la legge. Le prigioni della città non potevano più far fronte all’afflusso di prigionieri.

Il carcere di Kresty venne progettato da Antony Tomishko (1851–1900), il primo architetto specializzato in prigioni a lavorare in Russia. Studiò a lungo le carceri europee prima di intraprendere il progetto.

Kresty si ispirò al Panopticon ideato dal teorico sociale inglese Jeremy Bentham. In breve, la struttura fa sì che tutti i detenuti siano controllati da un singolo guardiano, senza che loro si accorgano di essere osservati.

Nell’antica Russia, i monasteri a volte fungevano anche da prigioni, così Tomishko immaginò Kresty come un luogo in cui i detenuti espiavano i loro peccati mentre erano rinchiusi in celle in stile monastico.

L’intero complesso di Kresty è stato progettato in stile neo-russo (bizantino), collegando la costruzione con edifici clericali. A proposito, Kresty significa “croci” in lingua russa.

Il carcere fu completato nel 1889 e fu dotato di elettricità (quasi incredibile nel 1889!), riscaldamento centrale e impianto di ventilazione.

I progetti di Kresty furono poi usati per costruire prigioni in tutto l’Impero russo, circa 30 in totale.

Tra i famosi prigionieri di Kresty ci furono Lev Trotskij e poi membri del governo provvisorio dopo la rivoluzione bolscevica. Negli anni Trenta le celle furono riempite di vittime del terrore di Stalin.

Le 930 celle sono state progettate per 1.150 prigionieri, ma durante le purghe di Stalin il numero di reclusi lievitò fino a circa 12.000. Potete immaginare in che condizioni vivevano.

Nel 2017 tutti i prigionieri sono stati trasferiti in un nuovo edificio moderno che ha sorpreso i giornalisti i suoi interni quasi di lusso (guardate un video della nuova prigione a “5 stelle” qui) Kresty rimane un territorio chiuso con alcuni uffici penitenziari ancora operativi.

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