Fin sul tetto d’Europa: la storia della nazionale sovietica in 13 foto d’epoca

Il calcio ha accompagnato il popolo dell’Urss in tempo di pace e di guerra, e ha riservato non poche soddisfazioni, tra cui un Campionato europeo e due Olimpiadi vinte

1. La fine della nazionale imperiale

Quando l’Impero russo svanì dalle carte del mondo, dopo la Rivoluzione del 1917, anche la sua nazionale di calcio seguì lo stesso destino. Era una squadra non proprio invincibile, che aveva collezionato sonore sconfitte, tra cui un 16-0 dalla Germania

2. La prima formazione della nazionale sovietica nel 1924

All’indomani della Guerra civile si stava formando un nuovo Paese. In un’epoca di isolamento internazionale, la formazione della squadra nazionale sovietica era un problema di seconda importanza per la leadership comunista. Ma la situazione cambiò radicalmente nel 1924, a causa della Turchia.

La nazionale turca non era molto forte. Aveva giocato solo una partita nelle Olimpiadi di Parigi del 1924, perdendo contro la Cecoslovacchia 5 a 2 al turno di qualificazione. Eppure, espresse il desiderio di giocare contro i sovietici, una squadra di cui nessuno sapeva nulla.

3. La divisa della nazionale sovietica

Dopo che la Turchia ebbe ottenuto il sì della Fifa, inviò una proposta ufficiale all’Unione Sovietica per giocare una partita amichevole tra le due squadre nazionali. I sovietici radunarono il Consiglio Supremo di Cultura Fisica, che sancì che la partita si sarebbe tenuta e stabilì l’uniforme della nazionale: maglietta rossa e pantaloncini bianchi.

4. Mikhail Butusov, il primo capitano dell’Urss 

Mentre si avvicinava il giorno della partita, la nuova squadra sovietica fu messa insieme. Mikhail Butusov (1900-1963), un rappresentante della famosa dinastia di calcio dei Butusov (anche il fratello fu un campione), fu nominato capitano della squadra.

5. Il quotidiano sportivo “Krasnij sport”  

Il giorno della partita, un giornale sovietico “Krasnij sport” (“Sport rosso”) scrisse sulla partita: “La gente non credeva che il match si sarebbe potuto svolgere regolarmente il 16 novembre. Ha nevicato per tutta la settimana, i campi erano coperti di ghiaccio. Eppure la natura ha permesso che si svolgesse la partita più interessante. Ci sono più di 15.000 spettatori, un numero record per Mosca e l’Urss.”

6. Il match tra Urss e Turchia

La nazionale dell’Unione Sovietica vinse la partita 3-0 (due gol, tra cui il primo della storia sovietica, li marcò proprio capitan Butusov). La vittoria relativamente facile su una squadra mediocre venne presentata come un trionfo degli sport sovietici sul blocco politico che i Paesi capitalisti stavano costruendo contro l’Urss. Questo segnò l’inizio della rinascita delle tradizioni calcistiche del Paese.

7. La partita di ritorno ad Ankara

Il match di rivincita si tenne ad Ankara il 15 maggio del 1925, ma si concluse con un’altra vittoria sovietica, con il punteggio di 2 a1. La notizia scatenò l’entusiasmo nell’Urss.

8. Lo stadio Dinamo a Mosca

 Ma l’entusiasmo scemò così velocemente come era cresciuto. La Fifa vietò altre partite che coinvolgessero la nazionale sovietica e l’Urss poté entrare nell’associazione del calcio mondiale solo nel 1947. Sebbene i giocatori di calcio sovietici non potessero giocare partite importanti, il calcio si stava comunque sviluppando nel Paese. Nel 1928 fu inaugurato a Mosca lo stadio Dinamo.

9. Il derby delle capitali

Il 22 maggio 1936, la squadra di calcio della Dinamo Leningrado giocò contro la Lokomotiv Mosca la prima sfida del campionato di calcio dell’Urss tra squadre di club.

10. Oltre il circolo polare

Il calcio stava rapidamente conquistando le attenzioni del popolo in tutta l’Unione Sovietica. Nel 1940 si tenne la prima partita di calcio nell’Artico.

11. Il calcio e la guerra

Durante gli anni più difficili della Seconda Guerra Mondiale, il calcio riunì il popolo sovietico e diede speranza. Una famosa partita fu quella tra la squadra di calcio della Dinamo e gli operai di un impianto metallurgico di Leningrado, molti dei quali avevano in passato giocato ad alti livelli.

12. La trasferta in Gran Bretagna

Quando la guerra finì, ebbe luogo una storica tournée della Dinamo di Mosca nel Regno Unito. I calciatori sovietici giocarono contro i migliori club di Galles, Scozia e Inghilterra, tra cui Chelsea e Arsenal. I giocatori sovietici vinsero due delle quattro partite e pareggiarono le altre due. Il successo del tour del calcio sovietico in Gran Bretagna aiutò il Paese a unirsi alla Fifa nel 1947.

13. Campioni d’Europa

La nazionale sovietica guadagnò velocemente rispetto internazionale. Nel 1960, la squadra nazionale sovietica sconfisse la Jugoslavia 2 a 1 e divenne campione d’Europa. Nella sua storia ha vinto due volte le Olimpiadi (1956 e 1988), conquistando 3 volte il bronzo. Agli Europei, oltre al successo nel 1960, ha perso tre finali (1964, 1972, 1988).

Sapete chi è il più grande portiere di tutti i tempi? Difese la porta dell’Urss dal 1954 al 1970. Fate conoscenza con Lev Jashin, il “Ragno nero”

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie