Lenin (Vladimir Ilic Uljanov; 1870-1924) con la sorella Olga nella loro città natale, Simbirsk (dal 1924 Uljanovsk; 875 chilometri a est di Mosca), nel 1874. Fra tutti i membri della famiglia, Olga era quella più vicina al rivoluzionario, ma morì molto giovane, di febbre tifoide, nel 1891. La prima cosa che Lenin fece, rientrando in Russia dall’esilio, nell’aprile del 1917, fu visitare la tomba di lei al cimitero Volkovo di Pietrogrado (oggi San Pietroburgo).
Lenin (a sinistra) gioca a scacchi con lo scienziato e rivoluzionario russo Aleksandr Bogdanov (1873-1928), primo a tradurre in russo “Il Capitale” di Marx, durante una visita allo scrittore Maksim Gorkij (1868-1936; in piedi con il cappello) sull’Isola di Capri nel 1908.
Lenin passeggia sulle montagne vicino alla città polacca di Zakopane nel 1913. Qui, nel villaggio di Poronin, sui Tatra, in Galizia, allora parte dell’Impero austroungarico, il padre della Russia comunista visse dal 1912 fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Fu anche arrestato dalla polizia austriaca, sospettato di essere una spia, ma venne rilasciato a breve.
Lenin e Vladimir Bonch-Brujevich (1873-1955), suo segretario personale, storico, e bolscevico della prima ora (fin dal 1895), fanno due passi all’interno del Cremlino il 16 ottobre 1918.
Lenin inaugura una targa memoriale sulle mura del Cremlino in onore dei caduti per la pace e la fratellanza tra le nazioni, il 7 novembre del 1918, primo anniversario della Rivoluzione.
Lenin ai funerali del rivoluzionario e funzionario Mark Elizarov (1863-1919), Commissario del popolo per le vie di comunicazione della RSFS russa e suo cognato (aveva sposato la sorella Anna). Ammalatosi di tifo, venne sepolto nella tomba di famiglia degli Uljanov, al Cimitero Volkovo di Pietrogrado (oggi San Pietroburgo).
Lenin sulla Piazza Rossa durante una dimostrazione di operai in occasione dei festeggiamenti per il secondo anniversario della Rivoluzione, il 7 novembre del 1919.
Lenin prende appunti durante il Terzo congresso del Comintern (l’Internazionale comunista; 22 giugno-12 luglio 1921) nei Palazzi del Cremlino, il 7 luglio del 1921.
Lenin gioca con un cane nella tenuta di Maksim Gorkij nella regione di Mosca, nel 1922. Poco prima della morte, quando la sua salute era già molto deteriorata, i medici gli avevano consigliato di passare più tempo con gli animali, per rilassare il sistema nervoso.
Lenin nel 1922 con suo nipote Viktor, figlio del fratello Dmitrij Uljanov. Viktor ha lavorato a lungo come ingegnere a Mosca ed è morto nel 1984.
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