Il nuotatore Vladimir Bure con i figli Valerij (a sinistra) e Pavel (a destra), giocatori di hockey
Igor Utkin/TASSAnatolij Tarasov. Fonte: Yurij Somov/RIA Novosti
Anatolij Tarasov (1918-1995) è stato uno degli allenatori più osannati nella storia dell’hockey su ghiaccio sovietico. Era conosciuto come “il padre dell’hockey”. Fu in gran parte grazie alla sua brillantezza tattica, se le squadre dell’Urss diventarono le padrone assolute delle competizioni internazionali. Sotto la sua guida, molti atleti divennero autentiche leggende, vincendo Mondiali e Olimpiadi.
Nel 1974 Tarasov fu il primo russo a essere incluso nella Hockey Hall of Fame di Toronto, in Canada.
L’allenatrice Tatjana Tarasova. Fonte: Aleksandr Vilf/RIA Novosti
Sua figlia Tatiana ha ereditato dal padre l’amore per il ghiaccio ed è una delle migliori allenatrici nella storia del pattinaggio artistico. Ha allenato un numero record di campioni mondiali e olimpici, capaci di rastrellare 8 ori alle Olimpiadi e 41 tra campionati del Mondo e d’Europa.
Anfisa Reztsova vince la medaglia d’oro con la squadra sovietica alle Olimpiadi invernali del 1988. Fonte: AP
Anfisa Reztsova è l’unica donna al mondo ad aver vinto l’oro olimpico in due sport diversi. Inizialmente gareggiava nello sci fondo e ai Giochi invernali di Calgary 1988 è salita sul gradino più alto del podio nella staffetta 4x5 km. Nel 1990 è passata al biathlon e alle Olimpiadi invernali di Albertville 1992 si è messa al collo la medaglia più pesante nella 7,5 km sprint. E a quelle di Lillehammer 1994 ha conquistato un altro oro, nella staffetta 4x7,5 km. In seguito è tornata al fondo e si è ritirata nel 1999.
Darja Virolainen durante gli allenamenti della squadra russa di biathlon a Belokurikha. Fonte: Andrej Anosov/SBR
Sua figlia, Darja Virolajnen, nata nel 1989, è a sua volta una atleta professionista di biathlon e membro della nazionale russa. Ai Campionati europei ha vinto un oro nel 2017 a Duszniki-Zdrój, in Polonia, nella nuova specialità del single mixed relay e un bronzo nel 2014 nell’inseguimento 10km a Nové Město na Moravě, in Repubblica Ceca.
Il nuotatore Vladimir Bure con i figli Valerij (a sinistra) e Pavel (a destra), giocatori di hockey. Fonte: Igor Utkin/TASS
I figli del famoso nuotatore Vladimir Bure, Pavel e Valerij, rispetto al padre hanno preferito l’acqua allo stato solido, e sono stati ottimi giocatori di hockey su ghiaccio, con un ottimo fiuto per il goal. Valerij ha giocato dieci stagioni nella National Hockey League (il campionato che riunisce le squadre statunitensi e canadesi) e insieme a Pavel detiene un record: insieme hanno segnato 93 goal in una sola stagione, mai nessun’altra coppia di fratelli ha fatto così bene. Pavel era soprannominato “Il razzo russo” perché sul ghiaccio era velocissimo. Ha segnato in molte stagioni più di 50 goal e ha vinto molti trofei.
Il loro papà Vladimir aveva vinto l’oro ai Campionati europei del 1970, a Barcellona, ed è stato ben 17 volte campione sovietico. In cassaforte ha anche quattro medaglie olimpiche: un bronzo conquistato a Città del Messico nel 1968 e due bronzi e un argento portati a casa da Monaco di Baviera nel 1972. Dopo il ritiro dalle vasche, seguì il figlio maggiore Pavel nel mondo dell’hockey nordamericano, diventando preparatore atletico della squadra dei New Jersey Devils.
Vjacheslav Anisin, ai tempi in cui giocava nella squadra di hockey del Krylja Sovetov di Mosca. Fonte: Vyacheslav Un Da-sin/TASS
In qualità di spietato attaccante della squadra sovietica di hockey, Vjacheslav Anisin, è stato tre volte campione del mondo e tre d’Europa e ha disputato il leggendario Canada-Urss del 1972. Fu il miglior realizzatore della stagione 1973/74 del campionato sovietico.
Sua moglie Irina era una campionessa di pattinaggio artistico, che vinse il titolo nazionale nel 1972. La loro figlia Marina ha seguito le sue orme ed è diventata una famosa pattinatrice ritmica, vincendo molte medaglie nella Danza su ghiaccio per i colori francesi (ha la cittadinanza dal 1994).
Mikhail Anisin. Fonte: Yaroslav Nejelov/RIA Novosti
Suo fratello minore, Mikhail, gioca a hockey come il papà. Nel 2012 ha vinto la Coppa Gagarin (il trofeo assegnato alla squadra vincitrice dei playoff della Kontinental Hockey League, il campionato cui partecipano le squadre di Russia, Bielorussia, Cina, Croazia, Finlandia, Kazakistan, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovacchia). Gioca nella formazione kazaka del Saryarka Karagandy.
Aleksandr Ovechkin in azione con la maglia della Russia in una gara contro la Repubblica Ceca. Fonte: Getty Images
Aleksandr Ovechkin è il figlio della famosa giocatrice sovietica di pallacanestro Tatjana Ovechkina, due volte campionessa olimpica (Montreal 1976 e Mosca 1980) e campionessa del mondo. Aleksander si è trasferito negli Stati Uniti ed è un giocatore simbolo degli Washington Capitals, squadra di hockey su ghiaccio.
Certo ha ereditato l’agonismo dalla mamma. Ma se non bastasse, dobbiamo ricordare che suo padre era un calciatore della Dinamo Mosca. Che famiglia!
Viktor Tikhonov ai tempi in cui allenava il CSKA Mosca di hockey. Fonte: Dmitri Donskoj/RIA Novosti
Il famoso allenatore di hockey Viktor Tikhonov (1930-2014) guidò il CSKA di Mosca alla vittoria di dodici campionati consecutivi. E fece ancor di più. Guidò la nazionale sovietica alla vittoria di otto coppe del mondo e di tre olimpiadi (1984, 1988 e 1992).
Anche il figlio e il nipote di Viktor hanno dedicato la loro vita all’hockey. Suo figlio Vasilij (1958-2013) ha allenato squadre sovietiche, svedesi e finlandesi. E inoltre è stato allenatore in seconda dei San Jose Sharks nella NHL.
Viktor Tikhonov jr nel corso di un allenamento. Fonte: Aleksej Kudenko/RIA Novosti
Viktor jr, il nipote, è un giocatore professionista, classe 1988, che ha portato a casa l’oro della Russia ai mondiali del 2014.
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