Atletica, i russi esclusi dalle Olimpiadi

Pioggia fredda sugli atleti russi, esclusi dalle prossime Olimpiadi. Nella foto, tre atlete russe nel villaggio olimpico di Londra, 2012.

Pioggia fredda sugli atleti russi, esclusi dalle prossime Olimpiadi. Nella foto, tre atlete russe nel villaggio olimpico di Londra, 2012.

: AFP / East News
Dopo le accuse di doping, il Tas di Losanna ha respinto il ricorso di 68 atleti. A Rio volerà solo la campionessa Daria Klishina che vive negli Stati Uniti e non è quindi soggetta al sistema di controllo antidoping russo. Ora si teme per la sorte degli altri sportivi

Dopo che la Federatletica russa era stata sospesa con l’accusa di doping di Stato, 68 atleti russi hanno fatto ricorso, chiedendo di poter partecipare alle Olimpiadi sulla base del principio della responsabilità soggettiva. Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha però respinto il ricorso. Una decisione che potrebbe influenzare anche la sentenza del Cio in merito al possibile bando di tutti gli sport russi dalle prossime Olimpiadi.
Il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna, in Svizzera, non ha ammesso 68 atleti russi alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. La decisione è stata annunciata dal segretario generale del Tribunale, Mathieu Reeb. “La Russia non ha diritto a nominare gli atleti ai Giochi, nel momento in cui essi non rispondono a determinati requisiti”, ha detto.

Come è stato annunciato in precedenza, il motivo principale del boicottaggio dei campioni russi di atletica leggera è da ricollegare alla sfiducia nei confronti del sistema antidoping. In questo modo a Rio volerà solamente una sportiva russa: Daria Klishina, specializzata nel salto in lungo. La giovane campionessa, infatti, da tre anni vive e si allena negli Stati Uniti e non è quindi soggetta al sistema di controllo antidoping russo.

    La questione sull’ammissione dell’intera squadra russa ai Giochi olimpici resta però ancora aperta. Così come aveva già spiegato il Comitato olimpico internazionale (Cio), la decisione verrà resa nota con molta probabilità entro il 23 luglio e verrà presa tenendo conto del verdetto del Tas. 

    Le reazioni 

    Commentando la decisione del Tas, il ministro russo dello Sport Vitalij Mutko ha parlato di corruzione dell’Associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera (Iaaf). “È totalmente corrotta, è iniziato tutto con loro”, ha detto il ministro.

    “Per ora mi limiterò a un breve commento. Il comunicato ufficiale arriverà più tardi - ha aggiunto Mutko -. Sono molto dispiaciuto per la decisione del Tas. Purtroppo l’introduzione di una responsabilità collettiva ha creato un precedente. Ma non ci aspettavamo nulla di diverso perché, quando il presidente del Cio, ancora prima dell’incontro, aveva detto che gli atleti russi non avrebbero avuto niente da fare alle Olimpiadi, si era capito che si trattava di un segnale serio”.

    Secondo le parole del ministro, la Federazione Russa non “lascerà passare” questo fatto dell’atletica leggera.

    Pochi i commenti dal Cremlino: “Posso semplicemente dire di essere dispiaciuto per questa decisione (...) perché la questione della responsabilità collettiva dal nostro punto di vista difficilmente può essere accettata”, ha commentato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov.

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