7 giochi russi da cortile per far divertire i vostri bambini

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“Patata bollente”, “Buttafuori”, “Cosacchi e banditi”, “Semaforo”… In Russia i bimbi sanno ancora come spassarsela all’aria aperta

Fonte: Tihanov/RIA NovostiFonte: Tihanov/RIA Novosti

Semaforo

Bisogna disegnare per terra due strisce distanti tra loro da circa tre metri fino a un massimo di sei. Uno dei ragazzi, il capitano, ha il ruolo di “semaforo”, ed è posizionato tra le due strisce. Alle sue spalle, dietro una delle strisce, ci sono tutti gli altri ragazzi.

Il capitano chiama un colore (meglio scegliere qualcosa di insolito, non solo rosso, giallo o verde), e i ragazzi devono cercare sui loro vestiti il colore nominato. Se lo trovano, allora lo mostrano e corrono, attraversando “la strada”, fino a superare l’altra linea. Il capitano cerca di catturarli, e il bambino che viene catturato prende il suo posto.

Patata bollente

I bambini sono disposti in cerchio e si tirano la palla a vicenda. Non si può trattenerla troppo a lungo, perché è una patata bollente! Se la tieni troppo o ti cade, devi sederti all’interno del cerchio e diventi “la patata”. Ora il compito è quello di afferrare la palla senza alzarsi in piedi. Se il bambino la prende, torna al suo posto nel cerchio e il ragazzo di cui ha intercettato il lancio, va nel mezzo.

Conosco cinque nomi

Ogni giocatore palleggia e ad ogni rimbalzo della palla deve dire una parola afferente a una lista tematica. Per esempio, “conosco cinque nomi di ragazze”, “conosco cinque nomi di ragazzi”, “conosco cinque fiumi” e così via.

Dopo aver detto i suoi cinque nomi (per esempio, se il tema è quello dei fiumi: “Uno ‘Volga’, due ‘Moscova’, tre ‘Neva’, quattro ‘Don’, cinque ‘Amur’!”), il giocatore passa la palla a un altro bambino che, palleggiando deve dirne altri cinque. Chi perde la palla, o pensa troppo a lungo, perde. Deve passare la palla e ripetere più tardi la prova.

Fonte: Boris Kavashkin/RIA NovostiFonte: Boris Kavashkin/RIA Novosti

Dodici bastoni

Questa è una versione modificata del nascondino. Prima di iniziare, i giocatori scelgono un capitano e costruiscono una “base”, appoggiando una tavola su una pietra o su un mattone. Un’estremità della tavola poggia a terra, l’altra è per ritto.

I giocatori mettono 12 piccoli bastoni (o matite) sul lato inferiore della tavola e la utilizzano come catapulta per farli volare. Mentre il capitano raccoglie i bastoni sparpagliati e li sistema nuovamente al loro posto, i giocatori hanno il tempo di nascondersi.

Il capitano deve cercare i giocatori e proteggere la base. Coloro che si nascondono cercano di toccare la base quando il leader non sta guardando e di urlare “toc toc [e il nome]” e poi provano a rovinare la base in modo che il leader debba nuovamente sistemarla.

Anello

Questo è un gioco molto antico, che risale almeno agli inizi del diciannovesimo secolo, quando era soprattutto un gioco per bambine. Da allora è cambiato molto, ma l’attributo principale, resta un anello. Anche se si può utilizzare qualsiasi altro piccolo oggetto, ad esempio una moneta o un bottone.

I giocatori siedono disposti su una fila singola, con le mani congiunte. Il capitano mette le mani allo stesso modo, ma all’interno regge un anello e poi si avvicina ai giocatori uno per uno, facendo passare le sue mani congiunte, tra le mani congiunte ma un po’ allentate di ogni giocatore. Ma è solo tra i palmi di uno di loro, cercando che gli altri non se ne accorgano, che lascia l’anello.

Gli altri guardano attentamente e cercano di indovinare dove si trova l’anello. Quando il leader è arrivato in fondo alla fila, dice: “Anellino, anellino, esci dal portoncino!”. Il giocatore che ha l’anello parte di corsa e gli altri giocatori devono fermarlo. Se si allontana senza essere preso, allora è il nuovo capitano.

Fonte: V. Kruglikov/RIA NovostiFonte: V. Kruglikov/RIA Novosti

Buttafuori

Questo è uno dei giochi più popolari ed è anche praticato durante le lezioni di ginnastica a scuola. Due bambini si trovano sui lati opposti del campo di gioco e tirano una palla per colpire gli altri. I giocatori si muovono liberamente e quelli che sono colpiti devono uscire dal campo di gioco. L’ultimo giocatore in piedi cerca di evitare la palla tante volte quanti sono i suoi anni, più uno. Se non lo fa, allora scambia il suo posto con chi lo ha colpito. Un’altra regola dice che ogni giocatore che viene colpito si scambia subito con colui che lo ha colpito. Se uno in mezzo cattura la palla, allora ottiene un bonus e non uscirà quando sarà colpito per la prima volta.

Cosacchi e banditi

Questo gioco tradizionalissimo è un nascondino a squadre, in parte simile all’italiano “Guardie e ladri”. I giocatori si suddividono in due formazioni. Un team deve nascondersi (è quello dei “banditi”), mentre l’altro si getta alla loro ricerca (sono i “cosacchi”). I banditi hanno una parola d’ordine segreta e disegnano per terra delle frecce che mostrano la direzione in cui corrono. Il loro obiettivo è confondere i cosacchi. Mentre i banditi si nascondono (hanno 10-15 minuti di tempo), l’altra squadra trova un posto per “torturare” i loro avversari, in modo che rivelino la parola d’ordine (di solito la tortura è il solletico). Se i cosacchi scoprono la parola segreta, vincono.

A cura di Maria Gavrilova

Questo articolo è una versione abbreviata dell’originale pubblicato in russo da Arzamas

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