Due ragazzi posano con i loro smartphone davanti a uno schermo con il logo di Telegram.
: ReutersGli utenti del servizio di messaggistica istantanea sviluppato da programmatori russi, potranno ora accedere alle pagine web direttamente da Telegram e creare grandi box per foto e altri contenuti multimediali.
“Vogliamo mettere a disposizione degli utenti le pagine di Instant view per catturare ogni notizia del web e così fagocitare l’intera Rete” annuncia nel suo blog il team di Telegram, il messenger creato dal fondatore di “VKontakte”, Pavel Durov, e da altri sviluppatori. Dietro l’annuncio si nasconde il lancio di un nuovo servizio offerto da Telegram, la piattaforma Instant view, simile a Instant articles già presente su Facebook.
Il web all’interno di Telegram
Nell’ultima versione di Telegram (3.14), il servizio Instant view offre agli utenti di Telegram la possibilità di leggere articoli e altri contenuti senza sprecare tempo e traffico per caricare le pagine web che diventeranno accessibili direttamente dalle finestre di Messenger. Per visualizzare le pagine bisogna cliccare sull’apposito pulsante sotto le comunicazioni.
Per il momento si possono caricare in Instant view solo i contenuti di certi siti, in particolare la piattaforma blog Medium e il sito TechCrunch, primi partner del nuovo servizio. Ma a Telegram assicurano che “incrementeranno a più non posso i link” dato che il loro obiettivo è quello di catturare l’intera Rete.Una piattaforma analoga esiste già per Facebook: si tratta di Instant Articles che consente di esaminare i contenuti provenienti da altri siti, senza bisogno di uscire dal social. Maksim Kornev, esperto di MediaToolBox e titolare della cattedra di Comunicazione e tecnologie digitali all’Rggu di Mosca, rileva che ormai questa è una tendenza diffusa per i servizi di messaggistica istantanea e i social media, che tendono a trattenere gli utenti all’interno del loro campo, garantendogli il massimo del “comfort”.
Altre innovazioni
Contemporaneamente a Istant view il team di Telegram ha lanciato anche Telegraph, un’applicazione che consente di creare ed editare box con collegamenti ipertestuali, foto e altri contenuti incorporati. I box, creati in Telegraph, si possono visualizzare anche in Telegram (con l’aiuto della funzione Instant view) e anche al di fuori di messenger.
“Si tratta in sostanza di un servizio pensato per gli editori che ti consente di creare rapidamente la tua feature multimediale e caricarla attraverso Telegram o qualunque altra piattaforma”, spiega Maksim Kornev. A suo avviso, questa innovazione è persino più importante di Instant view. Nel blog di Telegram si ironizza: “Con Telegraph, il tuo canale Telegram può inseguire le notizie proprio come un media mainstream (anche se poi può essere difficile farle diventare di parte).
Inoltre, alla versione 3.14 sono state apportate altre novità: ora nelle chat si possono cercare i messaggi inserendo la data nel box di ricerca, trovare gli sticker mediante il servizio View Pack e cercare le chat attraverso i contatti (col servizio Groups in Common). A Telegram annunciano anche di aver elaborato un’interfaccia e una versione speciale per Android, che prima presentava dei problemi rispetto a iOS. “Fa tornare grande Android!” è questo lo slogan degli sviluppatori.
Perché ai russi non piace Telegram?
“Telegram si sta muovendo molto rapidamente verso una sua microsfera, un suo ecosistema efficiente e adattabile”, sostiene Maksim Kornev. A detta dell’esperto, in futuro messenger si svilupperà come piattaforma di comunicazione e servizio, utile sia per i creatori che per i fruitori dei contenuti.
Tuttavia, all’interno della Russia, Paese da cui provengono i creatori di Telegram, messenger non ha mai riscosso molto successo. Secondo i dati di un sondaggio effettuato da J’son & Partners nel gennaio del 2016, Telegram sarebbe utilizzato solo dall’1,3% dei possessori di smartphone (i programmi leader sarebbero WhatsApp e Viber, utilizzati rispettivamente dal 27,1% e dal 26,1% degli utenti).
Maksim Kornev spiega che in Russia esistono storicamente molti servizi di messaggistica istantanea, che Telegram è comparso in tempi più recenti e conquistare il mercato non è facile. Inoltre, secondo l’esperto, una delle cause del successo di Telegram nel mondo, soprattutto in Medio Oriente, è l’utilizzo di chat cifrate che consentono di garantire l’anonimato. “In Russia il problema di mantenere segreti i contenuti non è sentito e per questo Telegram viene visto come uno dei tanti servizi di messaggistica istantanea e non come l’unica piattaforma in grado di garantire l’anonimato”, conclude Kornev.
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