Settecentomila persone hanno partecipato alla manifestazione “Bessmertnyj polk”, Reggimento immortale, organizzata nel centro di Mosca in occasione del 71esimo anniversario della Vittoria.
: Maksim Blinov/RIA NovostiSettecentomila persone hanno partecipato alla manifestazione “Bessmertnyj polk”, Reggimento immortale, organizzata nel centro di Mosca in occasione del 71esimo anniversario della Vittoria. Fonte: Maksim Blinov/RIA Novosti
Il termometro segna 25 gradi. E già da mezzogiorno, subito dopo la Parata della Vittoria, la gente inizia a radunarsi nel centro di Mosca. Da qualche anno, infatti, oltre ai tradizionali festeggiamenti, in molte città della Russia, e ora anche all'estero, si tiene il “Bessmertnyj polk”, il Reggimento immortale: la sfilata della popolazione civile che vuole ricordare i parenti e gli amici che hanno partecipato alla Grande Guerra Patriottica (così si chiama in Russia la Seconda Guerra Mondiale).
Oltre 700mila moscoviti ieri si sono dati appuntamento con palloncini e bandiere, con mazzi di garofani rossi da regalare ai veterani, con il cappello color verde militare in testa e col nastro arancione e nero di San Giorgio attaccato al petto. Ma il principale segno che contraddistingue i partecipanti della sfilata sono le vecchie foto portate da casa che ritraggono coloro che hanno preso parte in prima persona alla difesa della patria, dal 1941 al 1945.
Durante la lunga marcia sotto il sole incredibilmente caldo, la gente sfila lentamente e in ordine, di tanto in tanto fermandosi per cantare qualche canzone: non solo le classiche “Katjusha”, “Smugljanka” e “Svjaschennaja Vojna”, ma anche “Echal ja iz Berlina”, “Kazaki”, “Dorogi” e tante altre. Fra la folla, genitori con figli piccoli, ragazzi con gruppi di amici, anziani che ricordano gli anni della guerra, preti, veterani che hanno partecipato alla difesa della Crimea. Tantissimi volontari distribuiscono acqua, mentre i corpi di polizia orientano la folla, in un'atmosfera di totale tranquillità.
Sono tutti orgogliosi di partecipare alla manifestazione e soprattutto orgogliosi dei propri padri, nonni, bisnonni. Alcuni sono morti già nei primi giorni della guerra, altri sono arrivati fino a Berlino: sono loro i veri protagonisti della sfilata, coloro il cui volto è stampato sulle foto in bianco e nero, incorniciate o incollate semplicemente su una vecchia scatola da scarpe; sono loro che rivivono con gli occhi dei figli e dei nipoti il momento della grande Vittoria.
E una volta arrivata in prossimità del Museo di Storia, la folla si divide ai due lati, per poi riunirsi entrando finalmente sulla Piazza Rossa formando un unico serpentone di gente. Qui, sotto le mura rosse del Cremlino, sono allestite tre grandi tribune che guardano la piazza verso i magazzini Gum: questa volta niente posti riservati ai politici, agli alti gradi militari, ai vip. Sono moscoviti come tutti, di ogni età, che magari hanno tra i parenti un veterano, e sono venuti a salutare la folla del “Reggimento immortale” che scorre davanti a loro. La tribuna centrale, però, è esclusivamente dedicata ai veterani veri e propri: qualcuno è arrivato con i vestiti di tutti i giorni, altri sono orgogliosamente in divisa; qualcuno saluta gioiosamente la folla, altri sembrano pregare in silenzio. Ci sono anche molte donne tra loro, e tutti hanno in mano interi mazzi di fiori, regalati dai partecipanti della manifestazione, che si avvicinano e li ringraziano personalmente. “Spasibo dedu za pobedu”, “Grazie, nonno, per la Vittoria”.
Dalle tre fino alle sei del pomeriggio il corteo sfila ininterrottamente in Piazza Rossa per poi defluire oltre San Basilio, in direzione di Kitaj Gorod.
Ma il “Bessmertnyj polk” non ha coinvolto solo Mosca: la manifestazione è stata organizzata anche a San Pietroburgo e in moltissime altre città della Russia, arrivando a varcare i confini del Paese, coinvolgendo diverse nazioni del mondo tra cui l'Italia, dove gli eroi della Vittoria sono stati ricordati da Milano a Napoli, da Roma a Bolzano.
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