Per la coltivazione è stato usato un apposito complesso di sostanze vegetali, sviluppato dall’Istituto di fisica applicata. Le piante sono state messe a dimora ad aprile e impollinate a maggio, e a luglio è stato possibile assaggiare le prime angurie!
“Il risultato è stato decisamente impressionante: nelle difficilissime condizioni dell’Antartide siamo riusciti a coltivare varietà meridionali di cocomeri, che quanto al gusto e all’aroma non erano certo peggiori di quelli che siamo soliti mangiare a casa. Ogni frutto aveva un diametro di circa 13 cm e pesava fino ad 1 kg”, ha detto il geofisico Andrej Tepljakov dell’Istituto di studi artici e antartici.
“Naturalmente, tutti gli esploratori polari sono stati felici di ricordare il gusto dell’estate. Persino osservare le piantine, vedere come stavano crescendo e come si formavano i frutti, assistere alla loro maturazione, ci ha regalato molte emozioni positive”, ha aggiunto.
Prossimamente gli esploratori sperano di avere un buon raccolto di cetrioli.
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L’esperimento è stato svolto nell’ambito della sessantottesima spedizione antartica russa in collaborazione con gli scienziati dell’Istituto di fisica applicata e dell’Istituto di studi medico-biologici dell’Accademia delle scienze.
La “Vostok” è la stazione scientifica permanente della Russia in Antartide, fondata nel 1957. Si trova quasi nel centro del continente, in un posto che spesso viene definito il “polo del freddo del Pianeta”. Nel 1983 qui è stata registrata una temperatura di -89,2°C. Persino durante l’estate la temperatura raramente è più alta di -30°C.
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