Perché i russi non lasciano in pace il geniale matematico Grigorij Perelman?

Grigorij Perelman (Leningrado, 13 giugno 1966) è il matematico russo che nel 2002 ha dimostrato la congettura di Poincaré, uno dei più importanti problemi della topologia, proposto da Henri Poincaré nel 1904 e rimasto insoluto per quasi un secolo. In questa foto aveva 27 anni

Grigorij Perelman (Leningrado, 13 giugno 1966) è il matematico russo che nel 2002 ha dimostrato la congettura di Poincaré, uno dei più importanti problemi della topologia, proposto da Henri Poincaré nel 1904 e rimasto insoluto per quasi un secolo. In questa foto aveva 27 anni

George M. Bergman (CC BY-SA 4.0)
La stima per il genio della matematica che ha risolto la Congettura di Poincaré (e rifiutato il premio da un milione di dollari) è grandissima. Ma questo eccesso di affetto porta molti a tampinarlo e infastidirlo continuamente, non permettendogli di condurre la tranquilla vita da scienziato che vorrebbe, nell’appartamento condiviso con la madre nel quartiere di Kupchino, a San Pietroburgo

“Le tartine e le torte venivano consumate, la pioggia cadeva e la musica risuonava; l’enorme profilo, disegnato da Sasha Brazgina, veniva costantemente girato dal vento, ma la pesante tenda sulla finestra del festeggiato non si mosse”. Il 13 giugno 2016, il matematico russo Grigorij Perelman, che ha dimostrato la Congettura di Poincaré e ha rifiutato un milione di dollari, compiva 50 anni. Quel giorno, sotto le finestre di casa sua, fu organizzato un concerto di musica classica e fu esposto un enorme ritratto del matematico.

Grigorij Perelman quando era ancora studente

Cinque anni prima, nel 2011, i giornalisti del quotidiano “Komsomolskaja pravda” avevano intercettato Grigorij Perelman, mentre insieme a sua madre passeggiava in un giardino. Quando gli fu chiesto che regalo avrebbe voluto per i suoi 45 anni, Perelman rispose: “Vorrei non essere infastidito dai giornalisti”. Eppure, ogni volta che esce per fare la spesa, diventa un evento pubblico. E la sua cassetta postale viene svuotata dai suoi vicini di casa, perché le lettere arrivano a quintali…

“Grisha, voglio un figlio da te!”

Intervistare Grigorij Perelman è un’impresa disperata. I paparazzi russi possono essere straordinariamente insistenti, hanno già seguito il matematico per strada e nel supermercato dove faceva le compere, e i suoi ammiratori diverse volte hanno provato a intrufolarsi nell’appartamento dove Grigorij vive con sua madre, Ljubov Lejbovna.

Come ha detto alla “Komsomolskaja pravda” un docente dell’università dove Perelman ha studiato, “quando la tv fa vedere una ragazza delirante che depone fiori sotto la porta della sua casa, gridando: ‘Grisha, voglio un figlio da te, sarà bello come sua madre e geniale come il papà!’, Perelman ne è profondamente irritato”.

Per i suoi 50 anni, il matematico ha ricevuto anche dei messaggi ufficiali da parte delle autorità di San Pietroburgo, tuttavia, declina cortesemente ogni proposta di partecipare a programmi tv, conferenze scientifiche, o di tenere delle lezioni. Perelman si è dimesso da tutti gli incarichi scientifici e ufficiali, non accetta offerte di lavoro e si è rifiutato di essere socio dell’Accademia russa delle scienze, un onore che molti scienziati aspettano per anni e anni. Ma come spiega il suo comportamento?

“Non mi piacciono le loro decisioni”

Un giovanissimo Grigorij Perelman a Leningrado (oggi San Pietroburgo)

Ricordiamo che nel 2006, Grigorij Perelman non volle accettare la Medaglia Fields, il più ambito premio matematico che gli spettava per la dimostrazione della congettura di Poincaré. Questo però non fu il primo premio declinato da Perelman. Il matematico russo Viktor Bukhshtaber ha detto al giornale “Troitskij variant” che, nel 1996, Perelman aveva già rifiutato il premio della European Mathematical Society (EMS) che viene assegnato ai giovani matematici. Infine, quando nel 2010 l’Istituto matematico Clay gli ha assegnato un premio da un milione di dollari (sempre per la dimostrazione della congettura di Poincaré), Perelman non si è presentato alla cerimonia di consegna.

Il motivo di queste decisioni è soltanto uno: Perelman non accetta la posizione della comunità internazionale dei matematici. I giornalisti cercano spesso di presentarlo come un tipo “stravagante”, strappando ai professori della scuola, che Perelman ha frequentato da ragazzo, delle confessioni tipo: “Ricordo che non voleva far parte dei giovani Pionieri. Non mi piace, diceva, che tutti debbano vestirsi allo stesso modo e far sempre il gesto di saluto”. Tuttavia, il fatto che Grigorij abbia rifiutato i più prestigiosi premi di matematica, non è un capriccio, bensì la dimostrazione del suo disaccordo con la posizione delle istituzioni che assegnano i premi.

In una delle sue rare interviste telefoniche, Perelman ha spiegato in maniera esauriente il suo rifiuto di accettare la Medaglia Fields e il premio dell’Istituto Clay. “Il motivo principale è il mio disaccordo con la comunità matematica organizzata. Non mi piacciono le loro decisioni, le trovo ingiuste”, ha dichiarato Perelman.

Il matematico Richard S. Hamilton a Berkeley, California, nel 1982

Anni prima, nel 2006, era scoppiato uno scandalo, quando il matematico cinese Yau Shing-Tung cercò di spodestare Perelman, dichiarando di essere stato lui a trovare la “piena soluzione” della congettura di Poincaré. In seguito, lo stesso Shing-Tung smentì la sua dichiarazione, ma l’attenzione dimostrata dalla comunità matematica nei confronti di quanto sostenuto dal cinese fu accolta da Perelman con disprezzo. “Le persone come  me… ecco chi finisce in isolamento… Naturalmente, esiste una grande massa di matematici più o meno onesti, ma praticamente tutti sono conformisti. Sono onesti, ma sopportano coloro che non lo sono”, disse Perelman ai giornalisti di New Yorker nel 2006.

Perelman ritiene che l’Istituto Clay avrebbe dovuto dare il premio anche all’americano Richard Hamilton, che equamente lo meritava, perché proprio le ricerche di Hamilton diedero a Perelman l’idea di dimostrare la congettura di Poincaré usando il cosiddetto flusso di Ricci. Il fatto che Perelman riconosca i meriti di Hamilton è un raro esempio di nobiltà scientifica, tanto più che lo stesso Hamilton all’inizio non credeva che Perelman fosse riuscito a risolvere la congettura di Poincaré e, anzi, appoggiava Yau Shing-Tung.

“Non possiamo guardargli dentro”

Una delle foto in cui i paparazzi hanno colto un Perelman infastidito dai loro continui inseguimenti in strada

L’ultima grande ondata di interesse nei confronti di Grigorij Perelman si è avuta nel 2016, quando il matematico ha festeggiato 50 anni. Come già sappiamo, quel giorno Perelman non solo non è uscito di casa per accettare gli auguri, ma non si è neanche affacciato alla finestra.

Molti connazionali non capiscono non solo la sua decisione di rifiutare i soldi, ma anche perché sia tornato in Russia dagli Usa, dove gli avevano offerto casa e lavoro. Ci pare però indiscutibile che, per uno scienziato, la notorietà, le interviste e gli eventi sono cose che distraggono dall’attività scientifica.

Con tutto ciò, Perelman non è un eremita. “Ma lasci perdere, Perelman non è un solitario! È un individualista sì, ma non vive nel vuoto. Perelman è uno scienziato che recepisce benissimo le idee e l’influenza di varie persone”, spiega Mikhail Gromov, uno dei maggiori matematici della Russia. “Grigorij è una sfera chiusa su se stessa. Non possiamo guardargli dentro”, aggiunge Viktor Bukhshtaber. “Si è già distinto, è entrato nella storia della scienza. Ora dobbiamo lasciarlo vivere la sua vita”.

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