Aumentano le esportazioni segrete russe verso gli Stati Uniti e altri paesi della NATO

Ministero della Difesa della Federazione russa/Sputnik
Le consegne includono armi, munizioni e forniture di uranio arricchito

Le esportazioni di merci “classificate” (ovvero “segrete”) dalla Russia verso la NATO e altri paesi sono aumentate drasticamente nel 2021. Lo rivela un report del quotidiano economico russo RBK, che cita i dati doganali. Tra questi paesi ci sono Stati Uniti, Repubblica Ceca, Germania, Regno Unito, Estonia, Paesi Bassi, Cina, India ed Emirati Arabi.

Le consegne sono codificate come SSSS dal servizio doganale. Le merci di questa categoria corrispondono a forniture di armi, aerei, materiali nucleari, ecc. 

Secondo il rapporto, le esportazioni classificate verso gli Stati Uniti sono passate da 706 milioni di dollari a circa 841 milioni di dollari. 

La maggior parte di queste importazioni classificate consiste in elementi chimici radioattivi e isotopi radioattivi, comprese le forniture di uranio arricchito per le centrali nucleari. Inoltre, la Russia fornisce agli Stati Uniti munizioni per le armi da fuoco civili. 

Il rapporto suggerisce anche che queste ultime forniture diminuiranno drasticamente nei prossimi mesi, a causa delle sanzioni recentemente introdotte sulle consegne di armi da fuoco e munizioni russe negli Stati Uniti. 

Le consegne di carichi classificati, e quindi segreti, sono aumentate anche in Europa. Sono dirette soprattutto verso la Germania e sono passate da 173 milioni di dollari a 302 milioni di dollari. Questi numeri includono soprattutto consegne di “prodotti di chimica inorganica; composti di <...> elementi radioattivi o isotopi”. 

Ma la più grande impennata nelle consegne è stata fatta alla Repubblica Ceca, dove si è registrato un aumento pari a sette volte: da 102 milioni di dollari si è passati a 706 milioni di dollari. Il paese ha acquistato aerei e pezzi di ricambio, armi e munizioni. 

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