“Oggi il vaccino Sputnik V sta dimostrando risultati efficaci nella prevenzione e nel contenimento della variante Delta. Gli ultimi risultati mostrano un livello di efficacia di circa l'83%: si tratta di dati russi forniti dai nostri colleghi medici”. Lo ha detto il ministro russo della Salute Mikhail Murashko, così come scrive l’agenzia Tass. Esattamente un anno fa, l’11 agosto 2020, veniva registrato in Russia il primo preparato al mondo contro il Covid-19. Secondo Murashko, “il vaccino previene i casi gravi di infezione praticamente in più del 95% dei casi”, ha aggiunto.
Il preparato, sviluppato dal Centro “Gamaleya” col supporto finanziario del Russian Direct Investment Fund (RDIF) che ne gestisce la commercializzazione all’estero, si basa sulla piattaforma adenovirale; il ciclo vaccinale prevede 2 dosi somministrate a 21 giorni di distanza.
Secondo una nota del RDIF, “il vaccino russo ha dimostrato uno dei migliori parametri di sicurezza ed efficacia” anche nei paesi esteri dove viene somministrato, come Argentina, Bahrain, Ungheria, Messico, Serbia, Filippine ed Emirati Arabi.
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