Fiat-Izhorski, lo strano autoblindo russo che combatté a fianco dei Rossi e dei Bianchi

Fu usato durante la guerra civile e finì anche nelle mani di alcuni eserciti stranieri

Nato in tempi turbolenti da una modifica apportata a un telaio della Fiat su richiesta del governo imperiale russo nel febbraio del 1916, questo autoblindo russo - passato alla storia come Fiat-Izhorski - combatté per schieramenti opposti e addirittura sotto la bandiera dei nemici della Russia. 

Fiat-Izhorski, 1917

I primi test drive si tennero fra il 3 e il 16 dicembre 1916; successivamente, fra il gennaio del 1917 (cioè prima della Rivoluzione) e il 1° aprile del 1918, dalle catene di montaggio uscirono circa 47 veicoli; di questi, 41 furono usati dai russi e poi dai bolscevichi, uno fu inviato alla Legione belga, e altri alla Legione britannica di auto corazzate che vennero inviate a supporto della Russia zarista e uno al progettista francese Adolphe Kégresse per una conversione metà cingolata, ma mai ultimata.

Un autoblindo a Pietrogrado, novembre 1917

Secondo varie fonti, in totale furono costruiti circa 80 veicoli, di cui 45 subito dopo la Rivoluzione.

Il modello

Il Fiat-Izhorski aveva un design relativamente classico per l'epoca, con una corazza d'acciaio rivettato montata sullo scafo. Le piastre verticali avevano 7 mm di armatura, mentre le piastre orizzontali erano di 4-5 mm. Il telaio derivava da un camion 4×2, con il motore protetto da due piastre pieghevoli fissate davanti a forma di V, per far circolare l'aria nello spazio triangolare creato con il radiatore.

Un autoblindo Fiat-Izhorski (replica costruita nel 1967) esposto nel Museo statale centrale di Storia contemporanea della Russia a Mosca

Lo scompartimento centrale presentava un rigonfiamento, pensato per consentire alle due torrette (la torretta di sinistra era leggermente in avanti) di ruotare senza bloccarsi a vicenda. Ognuno aveva un piccolo portello in cima e mirini periscopici per l'osservazione al momento di sparare. 

Il veicolo, dotato di motore da 72 CV e capace di raggiungere una velocità massima di 70 km/h, poteva ospitare cinque membri dell’equipaggio; pesava 5,3 tonnellate e le sue prestazioni erano considerate nella media.

Storia dell’autoblindo

L'autoblindo dei

Come tante auto blindate russe, durante la guerra civile il Fiat-Izhorski finì nelle mani di numerose fazioni: i modelli del 1917 furono usati brevemente dall'esercito russo fino agli eventi della Rivoluzione d'Ottobre. Durante la guerra civile, catturati dai bolscevichi, servirono principalmente i "rossi", mentre alcuni furono catturati dai "bianchi". Almeno due caddero in mano tedesca in Ucraina, e più tardi combatterono a Berlino con i Freikorps.

Il Fiat-Izhorski delle Freikorps, Berlino, 1919. Il cartello affisso recita:

Un veicolo si trova oggi al Museo dell'Esercito di Mosca. Anche Lituania, Estonia e Lettonia ne ebbero uno in servizio, mentre la Polonia riuscì a catturarne due nella guerra del 1919-1920.

Un Fiat-Izhorski catturato dalle truppe lituane. Anni '30

 

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