Finalmente una donna russa torna a volare nello Spazio: conosciamola meglio

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VIKTORIA RJABIKOVA
Si chiama Anna Kikina ed è siberiana. Farà parte della squadra di cosmonauti russi che raggiungerà tra due anni la Stazione spaziale internazionale, interrompendo una lunga sequenza di soli maschi

Anna Kìkina è nata il 27 agosto 1984 a Novosibirsk (3.345 chilometri a est di Mosca), e si è diplomata in una scuola a indirizzo sportivo. Nel 2005, la ragazza ha frequentato i corsi del Ministero delle Emergenze, studiando da istruttrice di basi di pronto soccorso per la popolazione, e nel 2006 si è laureata in ingegneria, con la specializzazione in “Protezione in situazioni di emergenza”, presso l’Accademia statale per i trasporti acquatici di Novosibirsk. Due anni dopo, nel 2008, ha conseguito un altro diploma nello stesso ateneo, questa volta in Economia e Management di impresa (nel campo dei trasporti).

In seguito, Anna decise di dedicarsi al giornalismo e divenne una conduttrice radiofonica di “Radio Sibir”. Nel tempo libero si dedicava al rafting (rafting sportivo, sui fiumi di montagna), e ricevette il titolo russo di “maestro di sport” in questa disciplina. Un altro suo hobby è il paracadutismo, e ha già completato 151 salti. SecondoLenta.ru, Anna ama leggere e rivedere “Il Signore degli Anelli”, mentre un altro film che ama moltissimo è “Avatar”.

Nel 2012, ha scoperto che Roscosmos aveva indetto un concorso per la posizione di candidato cosmonauta-collaudatore e ha deciso di partecipare.

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“È stato come un fulmine a ciel sereno. Vivevo tranquillamente la mia vita, quando una collega alla stazione radio ha dato la notizia che era aperto il reclutamento nel corpo di cosmonauti russi. Ho preso la notizia come uno scherzo e ho detto ‘Sì, voleremo presto’. Quando sono andata a leggermi maggiori informazioni, mi sono sorpresa a pensare che volevo davvero essere una cosmonauta”, così Anna Kikina ricorda la sua decisione di presentare i documenti per il concorso.

La selezione è andata avanti per circa un anno, e un un totale di 304 candidati sono stati scelti, tra cui 43 donne. Poi le prove sono diventate sempre più dure e, alla fine, tra gli otto vincitori del concorso, lei era l’unica donna.

Anna è stata poi arruolata nella posizione di cosmonauta-collaudatore solo nel 2014, e da allora si è preparata per il volo nello spazio. Uno dei test più difficili è stata la partecipazione all’esperimento di isolamento SIRIUS, che simula un volo verso la luna, e che si è svolto a novembre 2017.

Il 27 giugno 2020, sull’account Twitter ufficiale di Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, è apparso un tweet secondo cui la Kikina farà parte dell’equipaggio che partirà per la Stazione spaziale internazionale (ISS) tra due anni. Il capo del corpo dei cosmonauti russi Oleg Kononenko, ospite del programma televisivo russo “Vechernij Urgant” ha specificato che il volo avrà luogo in autunno.

In un’intervista con la rivista “Glamour”, Kikina ha detto che il giorno del suo primo volo spaziale nella sua vita, non avrà tempo per il romanticismo.

“Lo start, il lancio, l’avvicinamento e l’attracco alla stazione spaziale sono fasi di volo cruciali. Non è il momento giusto per l’entusiasmo. Solo dopo aver attraccato alla ISS, sarà probabilmente possibile rilassarsi un po’, osservare la Terra e rendersi conto che il sogno è diventato realtà”, ha detto Anna.

Spera anche che in futuro ci saranno più donne nella squadra di cosmonauti russi.

“Certo, io non mi annoio, pur essendo l’unica donna in squadra, ma sarebbe più corretto se ce ne fossero di più. Sulla Terra ci sono tante donne quanti uomini, ma per qualche oscura ragione c’è solo una donna nella squadra. Spero e credo che nella prossima selezione, che è già in corso, prenderanno più donne, ed è giusto che sia così”, ha detto.

L’ultima donna russa ad andare nello spazio era stata Elena Serova, che trascorse 167 giorni sulla Stazione spaziale internazionale da settembre 2014 a marzo 2015 e che era la quarta donna nello Spazio nella storia della cosmonautica dell’Urss e della Russia.


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