Il secondo meteorite più grande degli ultimi 30 anni è esploso nel dicembre 2018 a 350 chilometri dalle coste russe dell’Estremo oriente. Lo rivela la BBC News, citando alcune recenti rivelazioni della NASA.
Il 18 dicembre, verso mezzogiorno, un corpo roccioso di diversi metri di diametro è entrato nell’atmosfera a una velocità di 32 km/h, seguendo una traiettoria di 7 gradi. Poi è esploso a un’altitudine di 25,6 km, liberando un’energia di 173 kT: con questa potenza, paragonabile a 11 bombe atomiche di Hiroshima (15 kT), il meteorite si piazza immediatamente dietro al meteorite che aveva colpito la regione di Chelyabinsk, negli Urali meridionali, nel 2013 (500 kT). Secondo gli scienziati, un fenomeno di tale portata si verifica solo due o tre volte nel corso di un secolo.
A video showing the smoke trail from the #Meteor over the Bering Strait last December, produced using data from @JMA_kishou's #Himawari satellite.
— Simon Proud (@simon_sat) 19 марта 2019 г.
The orange meteor trail in the middle, shadow above-left.
Hi-res copy: https://t.co/EXn8sFb556pic.twitter.com/X54InkvMnl
“Questo meteorite ha liberato il 40% dell’energia rilasciata da quello di Chelyabinsk, ma visto che è esploso sopra il Mare di Bering non ha avuto lo stesso effetto mediatico e non è stato menzionato dalla stampa”, ha spiegato Kelly Fast, manager del programma di Osservazione degli oggetti vicini alla Terra della NASA.
Questo corpo celeste è rimasto quindi inosservato a causa del suo punto di impatto al largo della penisola della Kamchatka.
È stata l’aviazione USA, avvertita dell’esplosione dai suoi satelliti militari, ad aver informato la NASA di questo fenomeno.
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