Allergia ai gatti: la soluzione arriva dalla Russia

P. Wegner/Global Look Press
Un gruppo di scienziati russi e austriaci sta elaborando un vaccino che potrebbe essere messo in commercio fra cinque anni

Sono dolci, morbidi, coccoloni… Ma si rivelano un incubo per chi soffre di allergia. Stiamo parlando dei gatti, tra i migliori amici dell’uomo e dei bambini. Secondo la American Academy of Allergy (Accademia americana delle allergie), circa 50 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di allergia ai mici. E un bambino su sette, di età compresa tra i 6 e i 19 anni, si ritrova a dover prendere le distanze dagli amici felini.
Esiste un certo numero di allergeni del gatto e non è facile elaborare un vaccino che li riguardi tutti. Una delle terapie più famose, Cat-SPIRE, non si è rivelata efficace come si sperava.
Tuttavia gli scienziati russi e austriaci stanno lavorando a un vaccino geneticamente modificato. L’università Sechenov di Mosca e l’università di medicina di Vienna hanno infatti lanciato il “Progetto Cat”, con il quale si spera di individuare nuovi farmaci efficaci per tutti gli allergeni conosciuti legati ai felini.
Secondo Aleksandr Karaulov, capo del Dipartimento di immunologia clinica e ricerca sulle allergie presso l’Istituto di medicina molecolare dell’Università di Sechenov, gli effetti indesiderati sarebbero da attribuire ad alcune proteine che si trovano nei peli, nella saliva e nel sudore del gatto.
Secondo gli studiosi è importante che il nuovo farmaco non si basi sulle proteine naturali, ma su versioni create artificialmente con metodi biotecnologici.
“Gli otto allergeni ricombinati sono già stati creati e ora ne studieremo le reazioni nelle diverse combinazioni del vaccino”, spiega Karaulov.
I ricercatori hanno detto di aver fatto grandi passi in avanti utilizzando le proteine per il vaccino. Si tratta di elementi artificiali e non derivanti dai gatti.
“Abbiamo ridotto la loro potenza allergenica per rendere la terapia per i pazienti più facile”, ha spiegato Rudolf Valenta, direttore dell’Istituto di fisiopatologia e ricerca sulle allergie dell’università di Medicina di Vienna.
Il nuovo farmaco potrebbe essere in grado di produrre anticorpi protettivi in grado di prevenire l’insorgere di sintomi allergici.
“Saremo in grado di vaccinare le donne in stato di gravidanza per fare in modo che trasferiscano questi anticorpi al bambino”, ha aggiunto Valenta.
Secondo Marina Apletaeva, esperta di allergie, il vaccino su cui stanno lavorando gli scienziati sarebbe un metodo sicuro da usare. “Questo metodo potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita delle persone”, ha concluso Apletaeva.
Secondo gli scienziati, i test preclinici dovrebbero durare tre anni. Affinché il farmaco entri sul mercato si dovrà attendere almeno cinque anni.


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