San Pietroburgo, pericolo stalattiti di ghiaccio: 18.000 dollari per chi trova una soluzione

Aleksei Danichev/Sputnik
Nella Venezia del Nord è stato lanciato un concorso rivolto a a scienziati, imprenditori e ingegneri di età inferiore ai 34 anni per porre fine all’annoso problema della formazione di ghiaccioli sui tetti degli edifici: un pericolo che si ripresenta ogni anno con l’arrivo del freddo

La fondazione “Prodvizhenie” di San Pietroburgo ha indetto un concorso rivolto a scienziati, imprenditori e ingegneri di età inferiore ai 34 anni, finalizzato a creare un sistema che possa eliminare la formazione delle stalattiti di ghiaccio dai tetti della città. 

“Prodvizhenie” è disposta a pagare un milione di rubli (18.000 dollari) per l’invenzione più geniale, in grado di eliminare nella maniera più pratica e conveniente la formazione di cumuli di neve e ghiaccio. 

“Il sistema utilizzato al giorno d’oggi per eliminare le stalattiti è obsoleto. E non è ancora stata presa nessuna iniziativa diversa a tal proposito”, spiega Andrej Zaikin, direttore della fondazione. 

Gli inverni a San Pietroburgo infatti risultano particolarmente rigidi per via della vicinanza con il Mar Baltico. Sui tetti si formano moltissimi ghiaccioli affilati che rappresentano un serio pericolo per le persone. Da anni si discute su come risolvere la situazione. Ma non si è mai arrivati a una conclusione. 

Nel 2010 l’allora governatrice di San Pietroburgo Valentina Matvienko aveva suggerito l’utilizzo del laser per eliminare le stalattiti, sostenendo che tagliarle con asce e pale era una “tecnica dell’età della pietra”. 

La governatrice aveva anche suggerito l’impiego di vapore. Un’idea utilizzata solo in parte per far sciogliere la neve e il ghiaccio con l’aiuto di aria calda.

 

Scoprite in che altro modo San Pietroburgo ha dichiarato “guerra” alle stalattiti! 

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