Cinque fatti da conoscere sul gatto russo “Ural Rex” (FOTO)

Legion Media
Questi felini incredibilmente carini sono originari delle regioni degli Urali e sono una razza estremamente rara e piuttosto giovane (il capostipite nacque nel 1988). Ecco in cosa si differenziano dalle altre razze a pelo riccio

1 / La loro storia risale al gatto Vasilij 

All’inizio del XX secolo, in diverse zone degli Urali, erano emerse informazioni su una popolazione di gatti dal pelo riccio. Nascevano da felini a pelo liscio, tra i quali c’erano sia i soffici “siberiani” che i bastardini a pelo liscio.

Il capostipite della razza oggi ufficialmente riconosciuta degli “Ural Rex” è però un gatto di nome Vasilij, nato nella città di Zarechnyj, nella regione di Sverdlovsk, nel 1988. Sua madre era un semplice bastardino di nome Mura. 

I felinologi di Ekaterinburg vennero a sapere di lui e convinsero i proprietari a presentare l’insolito gatto a una mostra, dove attirò la meritata attenzione. 

Ma non era l’unico. Nel 1992, un altro gatto con gattini simili partecipò alla stessa mostra. Musja era una “siberiana” dal pelo lungo e ondulato, mentre i suoi due gattini erano nati con i riccioli. Entrambi i gattini vennero acquistati da allevatori di San Pietroburgo.

I felinologi scoprirono così che il gene del pelo riccio è recessivo e si prefissarono l’obiettivo di allevare gli “Ural Rex”.

2 / Lo speciale gene del pelo riccio

Gli allevatori fecero accoppiare  l’“Ural Rex” con altri gatti a pelo riccio, ma queste coppie davano comunque vita a gattini a pelo dritto. Si scoprì che il gene del riccio degli Urali è diverso. In nessun’altra parte della Russia sono stati incontrati gatti di questo tipo. Gli “Ural Rex” hanno i loro tipici riccioli che si formano nell’infanzia, e si tratta di un mantello sottile con una doppia onda piatta. Già all’età di 3-4 mesi il gattino ha riccioli ben distinti, e all’età di 6-7 mesi delle belle onde uniformi.

3 / È una razza rara

Lo standard di questa razza è stato definito a metà degli anni Novanta. Tuttavia, non ci sono molti allevatori. La maggior parte di essi vive nella regione di Sverdlovsk, anche se se ne trovano alcuni a Mosca e San Pietroburgo.

Gli “Ural Rex” sono una razza autoctona e vantano una buona salute. Vivono in media 12-16 anni.

Nonostante i suoi parametri modesti (gli esemplari adulti pesano circa 4 kg), questo gatto ha un appetito sano, una corporatura atletica e un carattere socievole. 

4 / È poco esigente

A differenza di altre razze, gli “Ural Rex” non richiedono cure particolari, basta pettinarli di tanto in tanto. Mangiano sempre con grande gusto, ma rimangono relativamente magri fino alla vecchiaia. L’aspetto interessante è che si raccomanda di alimentare questa razza con cibo naturale da umani, piuttosto che con alimenti speciali per gatti. Oltre alla carne, amano la farina d’avena, il riso e il grano saraceno, così come le mele e le carote! 

5 / Dopo l’anno di età smettono di miagolare

Finora questo fenomeno è stato poco studiato, ma gli allevatori assicurano che gli “Ural Rex” miagolano solo quando sono piccoli. È quasi impossibile sentire un “miao!” irritato da parte loro. Ma, allo stesso tempo, di tanto in tanto emettono un suono che ricorda un “cinguettio”. Insomma,  gli Ural Rex “parlano” proprio a modo loro!


LEGGI ANCHE: Il gatto russo con la coda a pon-pon: cinque cose da sapere sul Kurilian Bobtail 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie