Com’erano i “concorsi di bellezza” in Unione Sovietica?

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Non assomigliavano troppo a quelli che conosciamo oggi (che in Russia si diffusero attorno al crollo dell’Urss). Nel parteciparvi bisognava dimostrare varie competenze, oltre a quelle meramente fisiche, e queste kermesse, trasmesse in diretta televisiva, avevano un grande impatto sul mondo del lavoro

In Unione Sovietica il concetto di concorso di bellezza fino al 1988 non esisteva. Tuttavia, già dall’inizio degli anni Settanta, iniziò un programma televisivo, intitolato “A nu-ka, devushki!” (“Forza, ragazze!”), che ebbe un grandissimo successo nel Paese.

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Il programma andava in onda in diretta una volta al mese, e in ogni puntata gareggiavano ragazze rappresentanti un determinato settore professionale: hostess, commesse dei negozi, mungitrici di fattorie collettive e statali.

All’inizio, tra le innumerevoli candidate, se ne selezionavano 25 che sarebbero andate negli studi televisivi. Dopo le eliminatorie, restavano otto concorrenti che prima partecipavano a un concorso incentrato sulla loro attività professionale, e poi competevano in prove intellettuali, musicali, sportive, coreografiche, nonché di abilità nella gestione della casa.

Attraverso la redazione, alle ragazze arrivavano montagne di lettere, molte delle quali contenevano proposte di matrimonio.

Dopo ogni puntata, nei settori professionali rappresentati dalle concorrenti, aumentava il numero di domande di assunzione. A un certo punto, le aziende cominciarono addirittura a chiedere ai produttori del programma di promuovere settori concreti in cui c’era carenza di personale!

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