Perché i russi pagano cifre folli e stanno notti in fila per vedere il balletto “Lo Schiaccianoci”?

Damir Yusupov/Teatro Bolshoj
A due mesi da ogni Capodanno, il Teatro Bolshoj è assediato da enormi folle che vogliono accaparrarsi un biglietto, e sono disposte a tutto

Questa storia si ripete da decenni. Per molte persone è come se il nuovo anno non potesse arrivare se non assistono al balletto “Lo schiaccianoci” (in russo “Щелкунчик”) al Bolshoj. Nessuno è mai stato in grado di dare una risposta esatta sul perché così tanti russi lo vogliano vedere proprio a fine anno e proprio lì. A quanto pare, si tratta del regno degli enigmi mentali irrazionali. 

In occasione di tutti gli spettacoli di Capodanno del Teatro Bolshoj c’è una grande eccitazione e una corsa ai biglietti. Ma “Lo schiaccianoci” è il più amato di tutti. E alcune persone desiderano così tanto vedere questo spettacolo che sono disposte a pagare dieci volte i prezzi ufficiali e ad aspettare in coda al freddo per due giorni!

Perché tutti amano così tanto “Lo Schiaccianoci”?

La prima dello spettacolo ebbe luogo nel 1892, al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. A Mosca lo spettacolo è stato rappresentato solo nel 1919 e da allora ha subito molti cambiamenti. Ora il Bolshoj presenta una messa in scena del coreografo Jurij Grigorovich che risale al 1966.

“Lo Schiaccianoci” al Teatro Bolshoj di Mosca nel 1973

Per la sua stessa trama, lo spettacolo crea l’atmosfera di una fiaba: è la vigilia di Natale, gli ospiti si riuniscono a casa del dottor Stahlbaum. I suoi figli attendono con ansia i regali e la figlia Mari riceve una bambola Schiaccianoci da uno degli ospiti. Al calar della notte, gli ospiti se ne vanno e Mari fa un sogno da favola. In questo sogno, lo Schiaccianoci combatte coraggiosamente contro il malvagio Re dei Topi e, con l’aiuto di Mari, vince. Lo Schiaccianoci si trasforma in un bellissimo principe e si sposa con Mari. Nella produzione del Teatro Bolshoj, l’azione è accompagnata da scenografie di alta qualità, da un cast stellare e da costumi di straordinaria bellezza: l’atmosfera di Capodanno e il senso di meraviglia sono assicurati. Inoltre, lo storico palcoscenico del Bolshoj è di per sé fantastico, ed è per questo che tutti vogliono vedere lo spettacolo sul principale palcoscenico del Paese.

Cosa bisogna fare per acquistare un biglietto alle casse del teatro?

Il palcoscenico storico del Teatro Bolshoj, doveva in scena “Lo Schiaccianoci”, ha una capacità di 2.500 spettatori. Consapevole dell’affluenza, il Teatro ha introdotto un regime di biglietteria speciale. Il giorno di acquisto dipende dalla data dello spettacolo, e le prime vendite aperte al botteghino dal passaporto. Ufficialmente, il giorno della prevendita, prima dell’apertura del botteghino, a tutti dovrebbero essere consegnati dei braccialetti con il numero della coda, con cui successivamente sarà possibile acquistare i biglietti. A proposito, è possibile acquistare solo due biglietti: per sé e per un parente stretto (coniuge, figlio, genitore, fratello o sorella, nonna o nonno, nipote). In questo caso, dovete essere sicuri di avere i documenti che confermano la parentela e una copia della carta d’identità dell’altra persona!

Per acquistare davvero un biglietto al botteghino del teatro, bisogna mettersi in fila con un giorno di anticipo! Così scrive la blogger @fedorova_i, che ha pubblicato un video di istruzioni sull’acquisto dei biglietti che ha totalizzato due milioni di visualizzazioni.

“Per acquistare i biglietti il 4 novembre, è necessario iniziare la ‘caccia’ un giorno prima. Il 3 novembre si arriva al Teatro Bolshoj la mattina presto e ci si iscrive alla lista. Io sono arrivata alle 7.30. Fotografate la lista, ma non distribuitela, e prendete un contatto con il volontario per tenervi in contatto. Poi arrivate la sera del 3 novembre per mettervi in fila per il vostro braccialetto. Io sono arrivata alle 20.00 e sono rimasta fino a mezzanotte. Bisogna formare una coda di persone che si sono iscritte, perché chi non sa che esistono le liste dei volontari cerca di entrare senza fare la fila. Poi, a mezzanotte, a tutti viene consegnato un braccialetto con un numero, che si usa per acquistare i biglietti la mattina del 4 novembre. Io ero il numero 90 e ho comprato dei buoni posti per 13.500 rubli (circa 140 euro, al cambio di novembre 2023; ndr)”. 

I cosiddetti ‘volontari’ non sono affatto dipendenti del Teatro Bolshoj. E la loro provenienza è ormai sconosciuta a tutti, anche all’amministrazione del teatro. 

Coloro che si sono messi in fila per strada, ma non rientravano nella quota delle 400 persone, rimangono semplicemente senza biglietto e, molto probabilmente, ci riproveranno tra un anno.

Anche online è possibile, ma non facile

In teoria, i biglietti sono disponibili online anche sul sito ufficiale del teatro. Basta andare sulla pagina web e cercare di trovare i biglietti più velocemente di chiunque altro. Ma, nella pratica, anche questo percorso è spinoso.

La nostra interlocutrice Natalia è comunque riuscita ad acquistare un biglietto online. “Sono andata sul sito all’ora di inizio delle vendite, alle 20, e ho aspettato che iniziasse la vendita, aggiornando continuamente le schede. I posti erano ‘grigi’ come se non ci fossero più biglietti, e il numero di biglietti diminuiva. Solo dopo molto tempo sono apparsi i posti liberi, per i quali sono riuscita ad acquistare dei biglietti. Il pagamento e la compilazione dei dati hanno funzionato senza interruzioni”, racconta Natalia.

Ma non tutti sono stati così fortunati. A molte persone il sito neanche si apriva. Secondo il direttore generale del teatro, all’inizio delle vendite il sito riceveva più di 75.000 richieste al minuto. Gli insoddisfatti più complottisti sostengono che l’amministrazione del Teatro Bolshoj mandi volutamente offline il sito durante le vendite.

Il lavoro dei bagarini

Il complicato sistema di acquisto dei biglietti è stato inventato per combattere i bagarini, ossia le persone che comprano i biglietti e poi li rivendono a un prezzo molto più alto. Ad esempio, il biglietto ufficiale più costoso di quest’anno costa 20.000 rubli (circa 210 euro), ma è possibile acquistarlo dai bagarini per 50.000-60.000 rubli (circa 520-625 euro). In prossimità della data dello spettacolo, i biglietti diventeranno ancora più costosi e saranno venduti a centinaia di migliaia di rubli (migliaia di euro). Ma il nuovo sistema non ha risolto il problema. I bagarini vendono i biglietti online su preordine, avendo già in mano i documenti dello spettatore. Altri hanno inventato uno schema divertente: vendono i biglietti in fila fuori dal teatro. E a volte quel posto costa più del biglietto stesso!

Tuttavia, anche i rivenditori hanno problemi con gli “agenti” all’interno del teatro. Un nostro interlocutore ha raccontato che più volte, nonostante gli accordi con il personale del teatro, non gli sono stati consegnati i biglietti, il che ha danneggiato la sua reputazione tra i clienti. Da allora non tratta più i biglietti per “Lo Schiaccianoci”.

Molti amanti del teatro sono giustamente scoraggiati e si sentono addirittura presi in giro dal sistema della biglietteria. Gli utenti dei social network scrivono che preferirebbero andare in un altro teatro piuttosto che rimanere in piedi per 12 ore. Va detto che anche in altri teatri questo spettacolo è incredibilmente popolare, ma comunque non così costoso.

“È una farsa: fare la fila per notti intere per potersi sentire in una classe superiore”, ha commentato l’utente @anabalashova.

“Sarei molto più felice di spendere lo stesso tempo e denaro per un biglietto del Sapsan e del Mariinskij. E mi avanzerebbero anche dei soldi per il bar. Sia per il tempo che per il denaro”, scrive l’utente Ivan Boroznjak. Un altro commentatore risponde: “E ancora più figo sarebbe volare alla scena del Mariinskij Primorskij!” (a Vladivostok; ndr).

Sorprendentemente, tutte queste persone sono pronte a vedere “Lo Schiaccianoci” altrove, ma non menzionano nemmeno il fatto che il Capodanno può essere vissuto anche senza assistere a questo spettacolo…


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