Amuleti baschiri a forma di triangolo
SelterI baschiri, per proteggersi dagli spiriti, usano oggetti di forma triangolare. Nella versione più semplice, occorre prendere un foglio di carta, scriverci un incantesimo di protezione (di solito, si scrivono delle citazioni dal Corano, ma non è obbligatorio), poi piegare il foglio a triangolo e avvolgerlo con un pezzo di stoffa o un fazzoletto. Questi amuleti di solito si portano al collo, nella borsa o dentro una tasca.
Gioielli in argento tipici della Jacuzia. Devono essere opachi; mai brillanti
V. Yakovlev/SputnikGli jacuti credono che i gioielli d’argento siano un’ottima protezione contro le forze del male. L’argento però deve essere opaco e non lucido. Nel passato, tali gioielli, in quantità impressionante, erano portati non solo dalle donne, ma anche dagli uomini e dai bambini. Uno dei talismani più potenti sono considerati i gioielli con disegno a rombi “bies harah”, cioè, “con cinque occhi”.
Nella maggioranza dei casi, per scacciare gli spiriti, i ciukci svolgono un atto di sacrificio. Tuttavia, nelle situazioni della vita quotidiana usano anche un altro “metodo”: prendono un cucchiaio e lo battono forte sui mobili di legno. I ciukci credono che il forte rumore sia una protezione valida contro gli ospiti sgraditi.
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La corniola è una varietà molto nota di calcedonio, che fa parte della famiglia dei quarzi criptocristallini, come anche l’agata, l’onice e l’eliotropio
MVorobiev/Getty ImagesPer proteggersi dalle forze oscure, i tatari usano spesso delle pietre di vario tipo, ma preferiscono la corniola. Per poter diventare un amuleto, il sasso deve avere la forma di una freccia.
Credono anche che ogni oggetto d’acciaio, messo sotto il cuscino, protegga dagli spiriti del male. Questa magia si usava soprattutto per proteggere i bambini e le donne che stavano per partorire.
Per scongiurare il male, i baschiri oltre ai triangoli di cui sopra usano anche peperoncini e aglio, fissandoli sopra la porta d’ingresso dentro la casa. Fuori, invece, occorre attaccare alla porta un ferro di cavallo o mettere un chiodo sotto gli assi della soglia.
L’interno di un chum, la tipica tenda degli evenchi, durante ma manifestazione “Beringia-2010”, una corsa di cani da slitta
Yurij Smityuk/TASSGli evenchi, come anche molte altre piccole etnie del Nord, nei loro rituali usano il fuoco. Il più delle volte si accendeva un piccolo falò e agli spiriti venivano sacrificati diversi prodotti, a seconda dello scopo. Per esempio, per pulire la propria anima, sul fuoco bisognava versare della vodka; per rabbonire gli spiriti, gli si offriva della carne (particolarmente gradita era la carne di renna, ma siccome era abbastanza rara, agli spiriti si offriva quella di pecora). Oggi, però, gli evenchi non uccidono quasi mai l’animale sacrificato: al montone, scelto per il sacrificio, si mettono dei paramenti rituali e l’animale viene rilasciato nella foresta.
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