Che cosa c’è dentro le chiese russe? (FOTO)

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ALEKSANDRA GUZEVA
State visitando una chiesa ortodossa, ma non capite a che cosa servano gli oggetti sacri che vi vedete attorno? Ve lo spieghiamo noi!

Abbiamo già esaminato gli elementi architettonici che normalmente compongono una chiesa ortodossa. Proviamo ora a entrare per capire com’è fatta dentro. 

Pritvor

Il più delle volte alla chiesa si può accedere attraverso il “Pritvor” (“притвор”), cioè “nartece” o “ardica”. Trattasi di una specie di vestibolo dove si espongono informazioni relative alla chiesa e gli orari delle funzioni liturgiche. Qui si tengono anche scialli e gonne lunghe per chi ne è sprovvisto, perché nelle chiese ortodosse le donne devono indossare la gonna e coprirsi la testa, mentre i maschi, al contrario, il copricapo se lo devono togliere. 

Nel passato il nartece era riservato ai penitenti che non potevano entrare in chiesa. Oggi nel nartece, o subito dopo la porta d’ingresso della chiesa, viene messo un banco dove si vendono candele, icone, croci, libri religiosi. 

Navata

Costituisce il principale spazio della chiesa dove si radunano i fedeli. Se la chiesa è grande, la navata può essere divisa in più sezioni a mezzo di colonne. Le pareti della navata sono dipinte con scene della Bibbia, mentre sotto la cupola spesso c’è un’immagine di Cristo Pantocratore. 

Kadilo

Quando si entra in una chiesa, si sente subito un particolare profumo. È la fragranza di incenso, un’apposita resina aromatica. Durante la liturgia, nel “Kadílo” (“кадило”), ossia turibolo, uno speciale vaso di metallo con coperchio e munito di catene, vengono accesi dei carboncini sui quali si mette poi dell’incenso. Il sacerdote fa un giro della chiesa, incensandola con il fumo che esce dal turibolo. 

Icone

Immagini sacre che raffigurano santi ortodossi, festività, scene della Bibbia, la Madre di Dio o Gesù Cristo. Di solito, di fronte all’icona viene accesa una lampada sospesa su catene.

Kandilo e candele

Di fronte a tutte le icone, sul pavimento, viene messo un “Kandílo” (“кандило”); un grande candelabro dove i fedeli mettono una candela accesa come supplemento alla loro preghiera. Le candele si accendono in particolare per la salute e il benessere delle persone care. 

La tradizione di accendere candele di fronte alle icone è antica, i primi cristiani, che pregavano nelle catacombe, senza candele non sarebbero riusciti a vedere il volto del loro santo. Oggi comprare una candela rappresenta una piccola offerta alla chiesa. 

Kanun 

In tutte le chiese troverete un “Kanún” (“канун”), candelabro rettangolare con molti alloggiamenti per candele. Di solito questo candelabro, simbolo del Calvario, viene posizionato di fronte a Gesù Crocifisso. Le candele si accendono in memoria delle persone defunte.

Analoj

Nel centro della navata, di fronte all’iconostasi, si trova “Analój” (“аналой”), ossia l’“analogion”, basamento inclinato sul quale vengono esposte le icone. Il più delle volte le icone sono dedicate alle festività in corso e quindi possono cambiare. 

Kliros

Con questa parola greca viene indicata l’area rialzata, a sinistra o a destra dell’iconostasi, riservata al coro. Alcune chiese ne hanno due, su entrambi i lati della navata.

Iconostasi

La parte più bella e più in vista della chiesa; la parete di icone che separa la navata dall’altare. L’iconostasi può avere da una a otto file di icone (le iconostasi più alte sono tipiche delle chiese Barocche). In media, l’iconostasi è composta da quattro ordini di icone.

A proposito, la chiesa può avere più iconostasi, ma non dovete esserne sbalorditi. Iconostasi più piccole si trovano nei cosiddetti “Pridél” (“придел”), cioè sezioni dell’edificio dedicate a determinate Festività o a singoli santi. Di solito queste cappelle si trovano ai lati dell’iconostasi maggiore o in apposite costruzioni annesse all’edificio. Nella chiesa ci possono essere più “pridel”, per esempio la Cattedrale di San Basilio ne ha 11! Ciascuna con una sua cupola. Ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato all’architettura delle chiese ortodosse. 

LEGGI ANCHE: L’architettura delle chiese ortodosse russe: ecco il nome e il significato dei vari elementi 

Porta reale 

La porta centrale dell’iconostasi (generalmente a due ante) viene aperta soltanto durante la liturgia. Conduce all’altare, di cui parleremo in seguito. Vi possono accedere soltanto i sacerdoti. Ai lati dell’iconostasi ci sono altre due porte, usate dai coadiutori del sacerdote celebrante, di cui una può condurre nella “Ríznica”, cioè in “sagrestia”, dove sono conservati i paramenti liturgici.

Altare

La parte più importante della liturgia viene celebrata dentro l’altare, luogo rialzato (in nome deriva dal latino “altus”, cioè, alto), delimitato dall’iconostasi. L’ingresso nell’altare è vietato a tutti tranne i sacerdoti e i fedeli che hanno avuto l’apposita benedizione (le donne vi possono entrare soltanto se sono monache e premesso sempre che abbiano ricevuto la benedizione). 

L’altare è il luogo dove si compiono sacrifici. Nella tradizione cristiana viene celebrato il Sacrificio Incruento. 

Sacro Tavolo

Nella parte centrale dell’altare, dietro la Porta reale, si trova il Sacro Tavolo (in russo “prestòl” – “престол”). Trattasi di un tavolo alto circa un metro coperto con due teli. Quello inferiore simboleggia la Sacra Sindone, il telo sopra, gli abiti di Cristo.

Sul Sacro Tavolo sono sistemati gli arredi più importanti dell’altare:

Tavolo delle oblazioni

Tavolino posizionato a fianco del Sacro Tavolo, sul quale il pane e il vino vengono preparati per la liturgia. 

Candelabro a sette braccia 

Particolare tipo di candelabro alto per 7 candele, nell’altare di solito si trova accanto al Sacro Tavolo. 

Cattedra

Accanto alla parete dell’abside, a pianta semicircolare, un posto speciale è riservato al trono sul quale, durante la liturgia, siede il vescovo. 

Reliquiario

Nelle chiese spesso sono esposte per la venerazione delle reliquie di santi conservate, appunto, in reliquiari, che possono avere l’aspetto di un sarcofago riccamente decorato, di un piccolo scrigno o di un cassetto di dimensioni più grandi che contiene frammenti più voluminosi o vestiti.

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