Un’imponente struttura futuristica si trova vicino alla città di Istra, nella Regione di Mosca, una settantina di chilometri a ovest della capitale. Questo oggetto scientifico è un sistema di collaudo elettrico, creato qui nel 1968, in pieno periodo sovietico. All’epoca l’impianto era una struttura segreta, ma dopo il crollo dell’Urss rimase in stato di abbandono per tanto tempo.
La sua denominazione ufficiale è “Struttura di collaudo del Centro di ricerca sull’alta tensione dell’Istituto elettrotecnico nazionale russo”. Ma la gente la chiamava semplicemente “Le bobine di Tesla”.
Questo è uno dei più potenti generatori di alta tensione costruiti nella storia dell’Urss. Poteva emettere la tensione paragonabile alla potenza generata in un secondo da tutte le centrali elettriche del Paese.
La sua missione principale era quella di testare la resistenza di apparecchi elettrici e aeromobili ai fulmini e alle potenti radiazioni elettromagnetiche. Tali test venivano effettuati per studiare l’effetto dell’elettricità su diverse strutture. Ad esempio, qui veniva simulato il colpo di un fulmine su un aereo, dopodiché venivano studiate le conseguenze di un tale impatto sulla fusoliera. Le dimensioni dei fulmini variavano da molto piccole a impressionanti, imitando quelli naturali.
In realtà le cosiddette “bobine di Tesla” di Istra non hanno a che fare con l’invenzione del fisico e ingegnere serbo Nikola Tesla (1856-1943). Sono state soprannominati così per qualche somiglianza con l’invenzione dello scienziato, tuttavia, quanto a principio di funzionamento, quest’impianto non è una bobina di Tesla vera e propria.
L’impianto è composto da tre enormi cascate di trasformatori, una piattaforma e una struttura ausiliaria. La torre più alta è il generatore più potente, capace di generare scariche elettriche con una tensione di 9 milioni di volt. Tale tensione si verifica nei veri fulmini naturali. La torre è un generatore Marx (si chiama così perché inventato dall’ingegnere tedesco Erwin Otto Marx nel 1924). L’elettricità viene trasmessa ad una pallina sospesa sopra un palco e il fulmine artificiale colpisce gli oggetti posti sotto. Un tempo, con l’ausilio di questo generatore, era possibile ottenere una scarica lunga 150 metri.
Invece la parte più fotogenica della struttura, tanto amata dai fotografi, la cascata di trasformatori dalla tensione di 3,6 milioni di volt e l’impianto di tensione continua di 2,2 milioni di volt, non ha mai creato fulmini. Questa parte dell’impianto era necessaria per testare le linee elettriche e la resistenza di tutti i tipi di cavi.
Dopo la disgregazione del Paese e l’insufficiente finanziamento della scienza, la struttura rimase inutilizzata. Ora è di proprietà della società statale Rosatom e all’ingresso c’è un posto di blocco. Tuttavia, oggi le “bobine di Tesla” vicino a Istra praticamente non vengono utilizzate a causa dell’elevato costo del processo.
Eppure, questo luogo, proprio per il suo aspetto alieno, è molto frequentato da fotografi, amanti della fantascienza e gente in cerca di emozioni. È incluso in quasi tutte le Top-10 di strutture e luoghi più curiosi da non perdersi nella regione di Mosca.
LEGGI ANCHE: I cinquanta luoghi abbandonati in rovina più pittoreschi della Russia (FOTO)
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email