1 / L'antico cane da slitta delle popolazioni indigene del nord
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Husky è il nome con cui vengono identificate diverse razze di cani da slitta che abitavano la regione artica. Il Siberian Husky è una razza allevata dai Chukchi nella Siberia nord-orientale, in Chukotka e sulle rive del Mare di Okhotsk (i Chukchi "della costa" erano persino chiamati allevatori di cani, a differenza degli allevatori di renne che vivevano un po' più in profondità sulla terraferma).
Il Siberian Husky è considerato una delle razze di cani più antiche e gli scienziati ritengono che facesse compagnia all’uomo già nel I millennio a.C.
Ilja Naimushin/Sputnik
Per secoli, l'husky è stato il principale mezzo di trasporto delle popolazioni indigene della Chukotka, dedite alla pesca e alla caccia, come i Chukchi, gli Jukaghiri, i Kerek e gli Eschimesi. Si ritiene infatti che la parola "Husky" sia una distorsione di "Eskimo", cioè eschimese.
I russi iniziarono ad apprezzare questi cani siberiani esplorando la Chukotka e l'Estremo Oriente nei secoli XVII-XVIII. Li utilizzavano come mezzo di trasporto al posto dei cavalli, che non avevano molta resistenza in un clima così freddo.
2 / Possono camminare per lunghi tratti e non congelare
Aleksandr Patrin/Sputnik
Pelo folto, corporatura forte, salute eccellente: questi cani hanno tutte le carte in regola per sopportare le dure condizioni climatiche dell'estremo Nord. Non solo riescono a sopravvivere, ma hanno anche capacità fisiche fuori dal comune: possono correre per lunghe distanze senza sentirsi stanchi, e possono ripartire dopo un breve riposo.
Non congelano, possono dormire sulla neve e non hanno bisogno di molto cibo. I Chukchi erano soliti nutrire i loro husky con pesce congelato o essiccato.
Ilja Naimushin/Sputnik
Questi cani sono abituati a correre e hanno bisogno di fare lunghe passeggiate. Inoltre, gli allevatori moderni avvertono: gli husky amano la libertà e per questo sono inclini alla fuga; al contempo, sono obbedienti e facili da addestrare.
Poiché questi cani hanno sempre avuto a che fare con gli esseri umani, amano la compagnia e hanno un carattere allegro.
Ilja Naimushin/Sputnik
I Siberian Husky non abbaiano quasi mai, ma possono ululare, soprattutto quando sono tristi. Gli allevatori consigliano addirittura di non lasciarli mai da soli. In coppia ovviamente stanno meglio… ma fate attenzione: potrebbero distruggervi la casa o il divano!
3 / Sono stati riconosciuti come razza dagli americani
Aleksandr Patrin/Sputnik
Durante la "corsa all'oro" americana, questi cani furono portati in Alaska dalla Siberia; in seguito furono utilizzati attivamente anche per le corse. Si ritiene che la moderna razza del Siberian Husky sia stata allevata all'inizio del XX secolo, e che da cani da slitta siano stati “trasformati” in cani da corsa.
Nel 1930 il Siberian Husky è stato registrato dall'American Kennel Club negli Stati Uniti e nel 1960 è apparso nella classificazione della Federazione Cinologica con il numero 270 (il paese di origine è indicato come USA).
Aleksandr Patrin/Sputnik
Tra l’altro gli husky possono differenziarsi molto come colore del pelo, ma la variante più comune è quella bianca e nera, o grigio-bianca. Le femmine raggiungono un peso di 23 kg, i maschi 28, e possono vivere fino a 12-15 anni.
4 / Hanno salvato migliaia di persone
Carrie McLain Museum/AlaskaStock/Dominio pubblico
Nella storia di questa razza c'è un fatto che fa riflettere: le caratteristiche fisiche di questi cani hanno contribuito a salvare molte persone dall'epidemia di difterite. Nell'inverno del 1925, nella remota città di Nom, in Alaska, si registrò un'epidemia di questa malattia infettiva tra i bambini nativi americani.
La città aveva bisogno di un vaccino per la malattia, ma il freddo estremo e le bufere di neve bloccavano la ferrovia e altri mezzi di trasporto. Così il musher norvegese Leonhard Seppala organizzò un'intera spedizione verso la città. Percorse 1.085 chilometri il più velocemente possibile attraverso una terribile tempesta di neve e temperature gelide per consegnare il siero salvavita.
Brown Brothers/Dominio pubblico
La corsa disperata verso Seppala durò tutto il giorno e tutta la notte. Il gruppo percorse 418 km senza sosta, e alla fine i cani stramazzarono al suolo senza energie. A quella incredibile staffetta, passata alla storia come la "Grande Corsa della Misericordia", parteciparono 20 uomini e 150 cani. Alla fine, il vaccino fu consegnato in soli cinque giorni e l'epidemia fu fermata.
5 / I cani più atletici
Vitalij Belousov/Sputnik
In Russia la slitta invernale trainata dagli husky è diventata una vera attrazione, anche se c’è chi punta il dito contro lo sfruttamento di questi animali. In realtà, si dice, gli husky sarebbero abituati fin dai tempi antichi a questo tipo di attività.
Anche il viaggiatore ed esploratore norvegese Roald Amundsen raggiunse il Polo Nord e conquistò il cosiddetto Passaggio a Nord-Ovest proprio in compagnia degli husky. In 30 giorni percorse più di 1.300 km proprio grazie a questi cani.
Nikolaj Khizhnyak/Sputnik
Oltre alle corse ricreative con i cani da slitta, ci sono gare sportive, conosciute fin dal XIX secolo. Anche gli atleti partecipano a gare di slitta trainata dai cani della durata di più giorni.
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