Mentre buona parte degli atleti russi è ancora bandita dalla maggior parte dei tornei più importanti del mondo, compreso Wimbledon 2022, il mondo guarda con il fiato sospeso agli U.S. Open, dove due russi, Andrej Rublev e Karen Khachanov, hanno raggiunto con successo i quarti di finale.
Rublev è uno dei giovani tennisti russi di maggior talento e con un gran numero di titoli conquistati. A 24 anni, nel 2014, è diventato il primo russo a vincere il Roland Garros (Open di Francia) da juniores e si è classificato al primo posto al mondo tra gli juniores.
Andrej Rublev festeggia dopo aver sconfitto Cameron Norrie nell'ottava giornata degli US Open 2022
Julian Finney/Getty ImagesAttualmente, Rublev è all'11° posto nella classifica dell'Association of Tennis Professionals (è uscito dalla top 10 questo agosto per la prima volta dal 2020). Ha già ottenuto 10 vittorie importanti nei tornei ATP ed è entrato sia nella top 10 che nella top 5 della prestigiosa classifica.
Andrej è diventato un giocatore professionista nel 2014 e ha vissuto la sua prima stagione di successo nel 2017. È diventato un “lucky loser” al Roland Garros dopo aver perso tre set nei quarti di finale contro il suo connazionale, il già citato Karen Khachanov. Ma poi si è esibito al Croatia Open e lo ha vinto, conquistando il suo primo titolo ATP.
La sua prima apparizione agli US Open è stata nel 2017, quando è arrivato ai quarti di finale, ma è stato sconfitto da Rafael Nadal. Anche nel 2020 non è riuscito ad andare oltre i quarti di finale, battuto dal russo Daniil Medvedev.
Rublev ha comunque vinto il Qatar Open 2020 (e, nel 2021, ha vinto il doppio con Aslan Karatsev nello stesso torneo). Rublev ha anche conquistato l'oro alle Olimpiadi estive di Tokyo 2020 nel doppio misto con Anastasia Pavljuchenkova.
Andrej Rublev e Anastasia Pavljuchenkova con l'oro vinto alle Olimpiadi estive di Tokyo 2020
Aleksej Filippov/SputnikNel 2022 ha vinto il Dubai Tennis Championship, mentre una delle sue ultime vittorie è stata il Serbia Open 2022, dove ha scioccato tutti battendo in finale Novak Djokovic.
Novak Djokovic e Andrej Rublev in posa con il trofeo dopo la partita finale del Serbia Open ATP 250, 24 aprile 2022, Belgrado, Serbia
Nikola Krstic/MB Media/Getty ImagesNonostante tutti questi successi, Rublev non è mai andato oltre i quarti di finale di un torneo del Grande Slam.
Rublev ha trascorso tutta la sua infanzia a Mosca su un campo da tennis: sua madre, la famosa allenatrice di tennis Marina Marienko, è stata in passato allenatrice di grandi giocatori, tra cui Anna Kurnikova. Così, Andrej ha preso in mano per la prima volta una racchetta all'età di tre anni.
Andrej Rublev
Aleksandr Scheuber/Getty ImagesTutta la sua famiglia è dedita allo sport: anche sua sorella era una tennista, oggi allenatrice; suo padre invece è proprietario di una catena di ristoranti a Mosca, ma van un passato da pugile professionista.
“La mia vita è sempre stata sul campo. Passavo intere giornate, dalla mattina alla sera, e non si trattava solo di tennis: c'erano tutti i miei amici lì”, ha detto Rublev in un'intervista.
Da giovane Andrej si allenava con la madre, ma dal 2016 si allena perlopiù a Barcellona con il suo attuale allenatore, Fernando Vicente.
Andrej Rublev regge il trofeo del Dubai Duty Free Tennis il 26 febbraio 2022 a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
David Gray/Getty ImagesIl suo hobby principale (al di fuori del tennis) è la musica e, al momento, si sta cimentando nella composizione e nella registrazione di musica elettronica.
È inoltre considerato uno dei tennisti più eleganti di sempre, e recentemente ha prestato il volto per una campagna pubblicitaria del marchio Bulgari.
Nonostante la fama (e avendo guadagnato un bel po' di soldi grazie ai tornei), Andrej non ha perso la timidezza e la modestia. Non è molto attivo sui social media e non ama mettersi in mostra.
Andrej Rublev durante il terzo turno degli US Open il 3 settembre 2022
APEssendo all’estero ormai da molti anni, Andrej non nasconde di sentire talvolta il peso della solitudine: sente spesso la mancanza di casa ed è sempre felice di rivedere amici e familiari ogni volta che torna a Mosca. E così, ogni volta che si sente solo, gioca a tennis per distrarsi.
“Forse il mio approccio autodidattico è uno dei motivi per cui ultimamente sono riuscito a migliorare i miei risultati”, afferma Rublev.
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