In Russia sono in aumento le truffe online, molte delle quali ai danni di uomini che frequentano i siti di incontri. Lo scrive il giornale RBC, sulla base di uno studio realizzato da Group-IB.
Lo schema è molto semplice: i malcapitati vengono addescati da una presunta “giovane donna” su una app di incontri, ad esempio Tinder o Badoo, o su altri social network, la quale propone loro di passare su un altro sistema di messaggistica, il più delle volte Telegram, per organizzare un incontro reale. Poco dopo la “ragazza” rivela di avere il biglietto per uno spettacolo e suggerisce alla persona con cui sta chattando di comprare un posto accanto a lei; perciò gli invia un link al presunto sito di prenotazione e il codice QR del proprio biglietto. Una volta che l'uomo ha completato la transazione, la “fanciulla” semplicemente sparisce.
Si tratta di fenomeno in crescita: se nel 2019 si contavano “appena” 25 siti falsi, nel 2020 se ne sono aggiunti altri 263; nel 2021, 428. Dietro queste truffe si nasconderebbero almeno 24 piccoli gruppi, uno dei quali - secondo le indagini - avrebbe guadagnato circa 18 milioni di rubli (216.500 euro) in un solo anno grazie a 7.000 transazioni.
LEGGI ANCHE: Ecco come funziona “la truffa di Tinder” con cui a Mosca vengono spennati molti uomini
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email