A fronte di un nuovo aumento dei contagi da Covid-19, il 22 giugno il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha introdotto nuove restrizioni, entrate in vigore il 28 giugno. Le restrizioni riguardano i bar, i ristoranti e i club della capitale. D’ora in avanti, sarà possibile entrare nei locali solo presentano un codice QR che attesti l’avvenuta vaccinazione o l’esito negativo di un tampone. La misura riguarda anche le persone che nei mesi scorsi avevano contratto il virus e sono guarite. I test PCR (tamponi molecolari) sono validi per un periodo di tre giorni.
I codici QR vengono scannerizzati all’ingresso dei locali e sono disponibili sul sito web dei servizi municipali di Mosca per coloro che hanno già contratto il Covid o che hanno ricevuto la seconda dose del vaccino.
Fanno eccezione le attività che si occupano di cibo d'asporto e i bar con verande estive: fino all’11 luglio non sarà necessario presentare il codice QR.
Il quartier generale russo che si occupa di monitorare l’andamento della pandemia ha aggiunto che gli stranieri possono ottenere il test PCR presso qualsiasi laboratorio ufficiale presente nel sistema EMIAS della Russia. Qui trovate l’elenco dei laboratori.
Dopo aver ricevuto il risultato negativo, sarà necessario compilare un modulo per ricevere il codice QR. Il codice sarà attivo per un periodo di 72 ore dal momento in cui il laboratorio inserisce il risultato nel database. Anche coloro che hanno già contratto il virus, o che hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino, possono richiedere il codice QR utilizzando lo stesso modulo.
Ma il primo giorno di entrata in vigore delle misure non è andato esattamente come sperato: la maggior parte dei bar e dei ristoranti della capitale si sono riscoperti semi-vuoti. Alcuni moscoviti hanno raccontato la loro esperienza, come dimostrano le foto seguenti.
“Sono entrato da Starbucks. Ho fatto scansionare il mio codice QR e l'ho fatto confrontare con il mio passaporto”, scrive @velvetisblack.
“Seduto solo soletto in un Burger King a Kosino... il personale ride e dice che sono solo il decimo cliente che hanno avuto in tutto il giorno con un codice QR”, racconta @martin_camera.
“I ristoranti di Mosca non sono un lusso, ma un privilegio”, dice il corrispondente del canale televisivo Rossiya-24, Aleksandr Lykyanov.
Alcune persone si sono messe in fila davanti ai locali con servizio take away, come Starbucks.
Altri clienti, invece, hanno lamentato il fatto che McDonald's non si fosse adeguato in tempo alle nuove misure e non avesse messo a disposizione un sistema di lettura di codici QR nel giorno prestabilito: il 28 giugno, infatti, la catena di fast food ha lavorato solo con il take away.
Chi ha preferito non mettersi in coda, ha optato invece per le verande estive.
Secondo la BBC e i racconti di alcuni moscoviti, non sono mancati i locali che hanno infranto le regole, consentendo ai clienti di entrare anche senza codice QR.
“Ho fatto un salto al ristorante ‘Rossiyanka’ vicino al mio ufficio nel centro di Mosca. Mi hanno fatto entrare con la mascherina, non hanno controllato la mia temperatura e non mi hanno chiesto alcun codice”, ha detto Aleksandr Rubtsov a Russia Beyond.
Tra il 25 e il 27 giugno circa 2,5 milioni di persone hanno ricevuto i codici QR.
Il 28 giugno, nel giorno di entrata in vigore del nuovo regolamento, i ristoranti di Mosca hanno registrato un calo di fatturato pari all’80% rispetto al lunedì della settimana precedente, secondo il ministro del commercio dei ristoranti di Mosca, Sergej Mironov. Mironov ha aggiunto che, se le misure restrittive dovessero continuare ancora per molto, il 70% dei locali che non fanno consegne a domicilio rischia di fallire.
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