La lunghezza totale della rete stradale russa è di oltre 395 mila chilometri, secondo una stima del motore di ricerca russo Yandex. Un pedone, che si muovesse alla velocità di 5 chilometri orari senza fermarsi mai, impiegherebbe più di nove anni a percorrerli tutti. In quello stesso tempo, se ci fosse un sentiero, potrebbe raggiungere la Luna!
Visto che ricorre in molti indirizzi, una delle prime parole che gli stranieri imparano quando sono in Russia è “ùlitsa”; via. Ma in russo questa non è l’unica parola usata per denotare una strada. Ecco tutte quelle che dovete conoscere.
1 / Ùlitsa – Улица (Via)
Ulitsa è la parola più comunemente usata. È una via con pavimentazione stradale (asfalto o pietre) all’interno di qualsiasi località russa, dove le case su un lato sono numerate in numeri pari e sul lato opposto in numeri dispari, rendendo la vita più facile ai postini.
Lubjanka, Varvarka, Petrovka: questi nomi di vie di Mosca sono probabilmente i più antichi della Russia. Le prime vie ad aver ricevuto un nome sembrano essere apparse a Mosca intorno al XIV-XV secolo, quando la città stava lentamente diventando la capitale delle terre della Russia nord-orientale. Questi nomi di strade sono stati costruiti utilizzando un nome proprio, come San Pietro o Santa Barbara [Varvara], unito al suffisso “-ka”, preceduto dalla parola “ulitsa”: Ulitsa Petrovka, Ulitsa Marosejka, ecc.
Successivamente, a partire dal XVIII secolo, i nomi delle strade iniziarono ad avere aggettivi: Tverskàja Ulitsa (la strada che porta a Tver), Torgóvaja Ulitsa (la strada che ha un “torg”, cioè mercato), ecc. Più recentemente venne il momento dei nomi di persona, al genitivo. Per cui abbiamo ulitsa Lva Tolstogo (via Lev Tolstoj); ulitsa Lenina (via Lenin) ecc.
LEGGI ANCHE: Dieci vie di Mosca di cui neanche i moscoviti capiscono il significato del nome
2 / Pereùlok – Переулок (Vicolo)
Pereulok significa “via traversa”, quindi i vicoli in Russia sono, per lo più, strade più piccole che collegano quelle più grandi. A Mosca fino alla metà del XX secolo, pereulok era l’indirizzo più comune. All’inizio del XIX secolo, la città aveva 142 vie (ulitsa) e 518 pereulok (vicolo), mentre all’inizio del XX secolo 404 vie e 936 vicoli e proezd (si veda il punto successivo). Attualmente, pereulok è una parola obsoleta nella toponomastica. Tutte le nuove traverse vengono chiamate “proezd”.
3 / Proézd – Проезд (Passaggio)
Letteralmente “passo carrabile”, “via d’accesso”, proezd è anche il modo in cui le nuove strade più piccole che collegano le vie più grandi vengono ora chiamate in Russia. Alcuni proezd nei nuovi quartieri in costruzione appaiono prima di ricevere una denominazione ufficiale dalle autorità, quindi sono temporaneamente chiamati “Proektiruemyj Proezd” (“proezd in fase di progettazione”) + il numero. In ogni momento, ci sono decine di tali proezd a Mosca, visto che è la città in più rapida crescita in Russia. Successivamente, spesso diventano parti delle vie o ottengono un nome vero e proprio.
4 / Tupìk – Тупик (Strada senza uscita)
Tupik significa “vicolo cieco”, ma nella toponomastica viene usato nella denominazione delle vie senza uscita. Alcuni tupik hanno smesso di essere tali con l’espansione della città e le modifiche urbanistiche: ad esempio, lo Shvedskij Tupik di Mosca, pur mantenendo il suo vecchio nome, è diventato una via a tutti gli effetti, che collega altre due strade (il Leontevskij pereulok al Tverskoj bulvar). La trasformazione è avvenuta nel 1973, con la demolizione di alcune vecchie case.
5 / Lìnija – Линия
La Linija (“linea”) è una strada diritta, solitamente progettata come tale. Ci sono molte linija sull’isola Vasilevskij a San Pietroburgo: dovevano essere canali, ma il progetto non venne poi realizzato, poiché i livelli dell’acqua erano ritenuti troppo pericolosi per le inondazioni costanti.
6 / Prospékt – Проспект (Corso; Prospettiva)
Prospekt è una parola entrata nella toponomastica russa con la costruzione di San Pietroburgo. La via principale della nuova capitale era inizialmente (1718) chiamata “Doróga k Névskomu monastyrjù”, ossia: “Strada per il Monastero di Aleksandr Nevskij”. Ma fin dagli anni Trenta del Settecento apparve nell’uso l’aggettivo “perspektivnaja” (“prospettica”). Nei decenni si modificò più volte, ma il concetto rimase, fino a entrare ufficialmente nelle carte nel 1781 come “Nevskij Prospekt”; nome che, per volontà di Stalin, porta di nuovo dal gennaio 1944, dopo essere stata intitolata al “25 Ottobre”, in onore della Rivoluzione bolscevica, dal 1918.
Attualmente, i prospekt sono grandi strade nei centri urbani che collegano parti della città; per esempio quelli che conducono a un ponte su un grande fiume, o da un sobborgo al centro della città. La resa migliore in italiano è “corso”, anche se per la specifica via di San Pietroburgo di cui sopra ormai è invalsa la traduzione di “Prospettiva Nevskij”.
7 / Shossé – Шоссе
Deriva dal francese “сhaussée”, che indica fin dal Medioevo una “strada pavimentata”, dal latino “calceata”; “costruita con calce”, e che nel tempo ha preso il senso di “strada maestra”. Nelle località russe, uno shosse è una grande strada che inizia all’interno di un agglomerato, ma che ne esce e prosegue oltre i confini urbani.
8 / Alleja – Аллея (Viale alberato)
La Alleja è una strada caratterizzata da una notevole vegetazione. Ci sono molte strade denominate in questo modo in Russia: Listvennichnaja alleja (Viale dei larici) a Mosca, Platanovaja alleja (Viale dei platani) a Sochi, e le Kashtanovaja alleja (Viale dei castani) e Sosnovaja alleja (Viale dei pini) non mancano in varie città della Russia.
9 / Bulvàr – Бульвар (Boulevard)
Non c’è niente di particolare o di diverso in questi viali russi, chiamati alla francese, a parte il fatto che sono apparsi più tardi, solo nel XVIII secolo, quando le fortificazioni di legno e pietra bianca di Mosca della cosiddetta Belyj Gorod (“Città Bianca”) furono demolite e sostituite con una circonvallazione di viali alberati, nota come “Bulvàrnoe Koltsó”; “Anello dei Boulevard”.
10 / Sjezd – Съезд (Discesa, Salita)
Tali strade non piane, in diverse parti della Russia possono avere nomi diversi: spusk (спуск), vzvoz (взвоз), podjóm (подъём), raskàt (раскат), ma significano tutte la stessa cosa: una via che va verso il basso o verso l’alto; per esempio scende verso il fiume o sale su una collina. Quasi tutti sono situati su pendii. La via più conosciuta di questo tipo era il Vasilevskij Spusk, la strada in pendenza dietro alla Cattedrale di San Basilio, che ora è però chiamata “Ploshchad Vasilevskij Spusk” (ossia: Piazza salita di San Basilio), perché non ci sono più case, dopo gli abbattimenti del 1936.
Perché i bolscevichi non cambiarono il nome a Mosca?