Heracleum sosnowskyi: fate attenzione a questa pianta, è una delle più velenose di Russia

Sergej Savostyanov/TASS
Ha un aspetto gradevole, ma toccandola potete perdere la vista, rimediare gravi ustioni, e nei casi più gravi persino morire. Si sta sempre più espandendo, e per questo è in corso una lotta per estirparla (con multe salate per chi non lo fa). Anche in alcune regioni d’Italia è presente una specie simile

Ogni estate i russi indossano speciali tute protettive, prendono le loro vanghe più affilate e si mettono a fare la guerra all’Heracleum sosnowskyi (in russo chiamato “borshchevìk”). Questa erba, che ricorda un’enorme pianta di aneto, può essere mortale e cresce letteralmente ovunque, dai bordi delle strade ai giardini privati. Ma perché è così pericolosa?

Come è apparso l’Heracleum sosnowskyi in Russia?

In Russia, la storia di questa pianta (in alcune regioni italiane del Nord, in particolare Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria occidentale, è presente una specie molto simile, il Pànace di Mantegazza; Heracleum mantegazzianum) è iniziata negli anni difficili successivi alla Seconda guerra mondiale, quando l’Unione Sovietica aveva bisogno di rilanciare la sua produzione agricola. I dirigenti delle grandi fattorie collettive dovevano affrontare il problema di come nutrire gli animali, ed erano alla ricerca di un foraggio economico. Gli agronomi proposero di utilizzare l’Heracleum sosnowskyi, che originariamente cresceva nelle fredde regioni montuose della Turchia e della Georgia. La pianta non era mai cresciuta al di fuori di queste aree fino a quando, come esperimento negli anni Cinquanta, provarono a coltivarla in Cabardino-Balcaria, nel Caucaso settentrionale. I risultati furono incredibili: si scoprì che questa erba si riproduce a una velocità vertiginosa e cresce fino a dimensioni davvero gigantesche, fino a quattro metri! La botanica Ida Mandenova, che scoprì la specie, le ha dato questo nome in onore del suo maestro, Dmitrij Sosnowskij.

Per diversi anni, gli scienziati hanno sperimentato l’Heracleum sosnowskyi in vari istituti scientifici, a Leningrado, a Mosca, in Carelia e in Ucraina. Attecchiva perfettamente, così venne coltivato per produrre l’insilato e venne persino esposto in vari giardini botanici come pianta ornamentale.

Intanto anche la Norvegia stava conducendo esperimenti con un’altra specie simile, l’Heracleum persicum, ma i ricercatori scandinavi giunsero alla conclusione che il latte delle mucche che se ne cibavano diventava insapore, e che inoltre si manifestavano mutazioni nella prole. Era poi ormai chiaro che la linfa del suo gambo provocava dermatiti. Di conseguenza, il suo uso nel Nord Europa venne abbandonato. Ma nell’Urss e in altri Paesi socialisti, questa erba è stata coltivata attivamente fino agli anni Ottanta, quando ormai era praticamente ovunque.

Perché è così pericolosa?

Nel mondo sono conosciute circa 70 specie di Heracleum. Sono, ovviamente, simili tra loro, e sono più o meno velenose. Alcune possono persino essere mangiate. È interessante notare che il nome russo di questa famiglia di erbe, “borshchevik”, è molto simile alla parola “borsch”, la celeberrima zuppa di barbabietole, cosa che avviene anche in altre lingue slave (“borshchivnik” in ucraino, “bolševník” in ceco, “barszcz” in polacco). Le piante giovani delle specie del genere Heracleum, l’Heracleum sibiricum, diffuso soprattutto nella Siberia occidentale, erano infatti variamente utilizzate in cucina, e anche nella zuppa rossa.

Ma a meno che voi non abbiate una laurea in scienze botaniche e siate in grado di riconoscere con certezza le diverse specie, probabilmente è meglio non avvicinarvi nemmeno a nessuna di queste piante, dall’aspetto simile. L’Heracleum sosnowskyi è estremamente pericoloso, ed è anche la specie più diffusa in Russia.

Tra le principali sostanze attive nell’Heracleum sosnowskyi ci sono le furocumarine, che proteggono la pianta da insetti e animali selvatici ma sono anche molto velenose per l’uomo. Se toccate il gambo di questa pianta o, peggio ancora, se la sua linfa vi viene addosso, allora la conseguenza più lieve saranno delle brutte ustioni sulla pelle. Il tessuto epidermico bruciato sarà estremamente sensibile alla luce solare e le ferite impiegheranno molto tempo per guarire. E anche dopo che saranno scomparse completamente, potranno riaprirsi di nuovo, se esposte al sole. Se toccate accidentalmente il gambo, provate a lavare delicatamente la pelle con acqua e sapone. E chiamate subito un dottore. Se le ustioni coprono l’80% del corpo, possono essere fatali. In caso di contatto con gli occhi, si può perdere per sempre la vista.

Come combattere questa erba

Il superpotere dell’Heracleum sosnowskyi risiede nella sua capacità di riprodursi così rapidamente. Inizia a crescere in tarda primavera, poi le infiorescenze compaiono in estate e fioriscono fino a ottobre. Il vento sposta facilmente i suoi semi su lunghe distanze e dopo un paio d’anni germinano, colonizzando in modo aggressivo e incontrollabile nuovi territori. E dove cresce l’Heracleum non cresce nient’altro. A inizio luglio sui media russi è uscita la notizia che il centro di Zelenodolsk, una città del Tatarstan da 100 mila abitanti, è stato “conquistato” dall’Heracleum sosnowskyi, spuntato quasi ovunque in parchi è aiuole.

Questo è il motivo per cui i russi lo combattono con una varietà di metodi, dallo scavare meccanicamente le sue radici all’uso di pesticidi. Se una pianta ha appena iniziato a crescere, di solito viene scavata dalla radice e bruciata. Le infiorescenze devono essere coperte con un sacchetto di plastica o qualcosa di simile, in modo che non volino via, e poi dovrebbero essere bruciate. Nei casi più estremi, quando ci sono molte piante, le persone usano erbicidi (e poi ovviamente bruciano le piante in seguito). Gli scienziati hanno calcolato che ci vogliono cinque anni per sradicare l’Heracleum da un’area, poiché i suoi semi rimangono nel terreno e restano attivi a lungo.

Dal 2018, la regione di Mosca ha introdotto multe per chi piante di Heracleum sosnowskyi nella sua proprietà. Le sanzioni arrivano fino a 5.000 rubli (56 euro) per le persone fisiche e fino a 700.000 rubli (7.875 euro) per le aziende.


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