Questa piccola casa azzurra si è ritrovata nel bel mezzo del cortile condominiale di un nuovo complesso residenziale a Odintsovo (Regione di Mosca). La padrona di casa rifiuta di scambiarla (facendola abbattere) con un appartamento in uno dei palazzi di nuova costruzione, perché dice di aver bisogno di una casa al piano terra con un po’ di terreno per via del figlio disabile.
In questo caso, un proprietario di Ekaterinburg (sugli Urali) cerca di difendere il suo mezzo immobile. Il fatto è che l’edificio aveva due proprietari e l’impresa edile è riuscita a negoziare la vendita con uno, ma non con l’altro. Ora metà della casa di legno è stata abbattuta e metà resta ai piedi di un alto edificio di nuova costruzione. Il proprietario, provocatoriamente, ha messo in vendita la mezza casa per 35 milioni di rubli (oltre 460 mila euro).
Ecco un’altra casa di legno con due proprietari nella capitale degli Urali, Ekaterinburg. Anche qui un’impresa edile voleva demolirla, visto che stava costruendo dei palazzoni proprio alle sue spalle. I proprietari del lato fatiscente erano d’accordo con lo scambio per un appartamento, ma i proprietari della parte rinnovata non ne hanno voluto sapere. In conclusione non se ne è fatto di nulla. La casa è rimasta così com’è. E i loro proprietari ci vivono ancora.
I nuovi palazzi hanno inghiottito quasi tutte le vecchie case di legno in un quartiere dal grande sviluppo immobiliare di Omsk (in Siberia). La proprietaria di questa casa ha rifiutato lo scambio con un microappartamento non ammobiliato e senza rifiniture, dicendo di non voler scambiare il suo terreno per una scatola di cemento. Purtroppo da allora la sua casa è già andata a fuoco misteriosamente due volte, per fortuna senza grosse conseguenze.
Una piccola isba vecchia oltre cento anni è rimasta piantata ai piedi di un quartiere residenziale di nuova costruzione a Perm, con un recinto che la chiude. Secondo gli impresari edili, i proprietari hanno chiesto in cambio ben sette appartamenti. In generale, non è stato possibile concordare un prezzo e l’azienda di costruzioni ha eretto i palazzoni attorno alla vecchia casupola malandata.
Una dacia verde con il suo appezzamento di terra è rimasta da sola a Cheboksary (capitale della Repubblica di Ciuvascia) in mezzo a palazzoni di cemento. Tutte le altre case private sono state demolite, ma non questo proprietario non sono riusciti a trovare un accordo e tutto attorno al suo terreno è stata scavata una profonda trincea.
Al proprietario di questa casetta di Novosibirsk è stato offerto un monolocale di 20 metri quadrati in cambio di casa e terreno. Non era d’accordo, e sebbene nessuno ci viva (non ci sono né elettricità né acqua), la costruzione è rimasta nel punto in cui c’era una strada del villaggio abbattuto per far posto a un nuovo quartiere cittadino, e ora si trova proprio nel bel mezzo del parco giochi dei palazzi. Ha subito già innumerevoli atti di vandalismo.
Anche il pluripremiato film “Leviathan” raccontava la storia di una casetta di legno che doveva essere demolita
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