Questo bambino non ha le gambe, ma sta diventando una stella dello skateboarding

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Maksim Abramov fu al centro di una tristissima storia di cronaca, nel 2011, quando a seguito di un drammatico incendio rimase gravemente invalido. Oggi ha dieci anni e le sue evoluzioni sullo skate lasciano senza parole

Quando accadde questa tragedia, ne parlarono tutti i canali russi. L’incidente si verificò il 31 marzo 2011. Quella mattina un bambino di un anno e mezzo di Blagoveshchensk (città 7.700 chilometri a est di Mosca, al confine con la Cina) perse le gambe in un incendio causato da sua madre (condannata in seguito per questo a tre anni di carcere), e fu poi allontanato dalla famiglia. Le terribili scene girate dopo la tragedia spinsero migliaia di russi a offrire il loro aiuto economico. E in milioni pronunciarono parole di supporto.

Da allora, il bambino non è mai più stato abbandonato dall’attenzione dei giornalisti, il che è insolito: di regola, i protagonisti delle vicende tragiche vengono dimenticati in fretta, e sostituiti da nuovi casi. Ma è andato diversamente con lui. Una volta cresciuto, Maksim Abramov ha iniziato a comparire spesso nei notiziari e nei talk show. E quest’anno è diventato un vero protagonista. Un suo video è stato pubblicato su Instagram dalla leggenda americana dello skateboard Tony Hawk. “Questo è il mio nuovo skateboarder preferito”, ha scritto Hawk. Sì, perché Maksim non solo è sopravvissuto all’incendio, ma, pur senza gambe, è diventato un asso dello skateboard.

Il giorno che ha cambiato la sua vita

La madre di Maksim, l’allora ventottenne Galina Abramova, si era alzata presto quella mattina del 2011 ed era andata a trovare una sua amica. Come avrebbe in seguito confessato in tribunale, era andata da lei per bere del samogon, un liquore ad alta gradazione fatto in casa. Alzava infatti regolarmente il gomito.

Faceva freddo in casa e, prima di uscire, Galina mise una stufetta vicina al letto del bambino. Poi se ne andò per circa quattro ore.

Il bimbo, giocando, tirò la stufetta per il filo, avvicinandola troppo al lettino. Quando Galina tornò, la casa bruciava. “Il fumo era terribile, il bambino gridava”, ricorda una vicina, Svetlana Tsukanova. Il piccolo era vivo, ma il suo letto e il materasso erano avvolti dalle fiamme. Riportò ustioni di quarto grado (le più gravi, che comportano lesioni ai tessuti più profondi, come muscoli e ossa). In particolare, le gambe erano orribilmente ferite. Per salvargli la vita, i medici dovettero amputargliele. Nei tre mesi successivi, la madre non andò mai neppure una volta a trovare suo figlio in ospedale.

“Dopo questa tragedia, non abbiamo visto Galina per molto tempo. Quando è riapparsa, non è nemmeno andata a casa. Viveva con altre persone, aveva paura di uscire durante il giorno, usciva solo di notte. Anche ora beve e pensa a divertirsi”, afferma la Tsukanova.

Galina è stata privata dei diritti genitoriali e condannata a tre anni di carcere. La nonna di Maksim ha rifiutato di prendersi cura di suo nipote. Ha dichiarato: “Ci dispiace molto, ma ormai le gambe non gliele ridà nessuno. E col cazzo che ho bisogno di uno così”.

La nuova famiglia

Per ovvie ragioni, alla nuova famiglia di Maksim non piace ricordare tutto questo. Dopo le dimissioni dall’ospedale e l’adozione, il piccolo ha avuto bisogno di un cure molto costose. Come disse nel 2012 la madre adottiva, Inna Lallav, proprietaria della famosa rete di caffè “double-b”, “Ora Maxim ha bisogno di almeno 18 operazioni, e ognuna costa circa 30 mila euro”.

Maksim si trasferì a San Pietroburgo. La nuova famiglia ha anche una bambina, Natasha. Oltre alla sua famiglia amorevole, Maksim ora ha due allenatori di nuoto, un insegnante di disegno, un allenatore di skateboard e persino un autista personale.

“Per lui, spostarsi sullo skate è stata la soluzione a molti problemi”, ha detto l’allenatore di skateboard Pavel Mushkin. Dal 2016 allena il ragazzino, aiutandolo con consigli, realizzando video per il suo Instagram, ed è diventato il responsabile della comunicazione con i giornalisti. Di fatto, è il suo portavoce.

“Ho organizzato la costruzione del primo skate park in cemento a San Pietroburgo, dove teniamo lezioni aperte gratuite per tutti. Maksim viveva nelle vicinanze, e a un certo punto i suoi genitori lo hanno portato da noi”, dice Pavel.

In quel momento, sapeva già stare sullo skateboard, questo era il suo modo di muoversi: non gli piace essere portato sulla sedia a rotelle, né muoversi con le protesi. Ma non aveva mai sentito parlare di scivolare sulle ringhiere, fare capriole in aria e degli altri trick da skaterboarder professionisti. L’allenatore mostrò a Maksim dei bambini come lui che facevano magie sullo skateboard in Brasile e negli Stati Uniti, e lui decise di provare. È stato il primo bambino con disabilità allenato da Pavel.

“Abbiamo iniziato con un allenamento generale due volte a settimana e dopo alcuni mesi abbiamo iniziato a fare qualcosa di più serio. Presto, per supportarlo, ho iniziato a girare video con lui e a caricarli su Instagram”, afferma Pavel. “Certo, la tecnica è un po’ diversa, adattata, ma lo skateboard è, in linea di principio, uno sport molto individuale, inventa costantemente nuovi trick, non c’è limite.”

Quando Tony Hawk ha caricato un video con Maxim Abramov, nessuno se lo aspettava. Era la prima volta che Tony pubblicava un video con uno skateboarder russo. Un’ora dopo, su Instagram Maksim aveva già 15 mila follower, e ora ha superato i 45 mila.

Maksim, secondo l’allenatore, stava attraversando un momento difficile, perché qualche trick con lo skate non gli riusciva subito: “Io mi rendevo conto che il ragazzo poteva farcela, ma lui era un po’ scoraggiato”. Ma dopo il post di Hawk, dice, Maksim ha ripreso fiducia in se stesso. “Fino a poco tempo fa, non era molto disposto ad affrontare compiti complessi: perdeva interesse se qualcosa non gli riusciva la prima o la seconda volta. Ma ora questo sta gradualmente cambiando: ha visto che le persone sono interessate ai trick che fa e ha iniziato a prendere il lavoro più seriamente”.

Popolarità improvvisa

Maksim studia in un centro educativo, anch’esso fondato da Inna Lallav. Secondo Pavel, non è stato possibile mandare il ragazzo in una scuola normale: la famiglia ha ricevuto solo rifiuti con il pretesto che al momento non c’erano posti nell’istituto. Alcune scuole hanno ammesso apertamente che diversi genitori influenti avevano espresso il desiderio che i loro figli non studiassero con un bambino “del genere”, con le gambe amputate. La famiglia di Maksim è ricca, e volevano mandarlo in una scuola per bambini di famiglie benestanti. Ma non ci sono riusciti.

Nel 2016, in una trasmissione su Pervyj Kanal Maksim ha incontrato il famoso predicatore australiano Nick Vujicic, nato senza braccia e gambe. Nel 2018, il patriarca Kirill gli ha consegnato una croce. Nello stesso anno, il ragazzo si è esibito a Mosca nel World Skateboard Championship, anche se fuori concorso, con altri bambini non disabili.

Ora, quasi ogni giorno, Maksim guarda la pagina del pattinatore brasiliano senza gambe Felipe Nunes: studia le sue prestazioni, analizza i suoi trick.

La popolarità caduta addosso a un bambino di appena dieci anni non spaventa il suo allenatore. Ma ora deve spiegargli diverse cose, come il fatto che non ci si deve vantare del numero di follower di fronte alle persone. Il trainer dice: “È un bambino speciale, tutti intorno a lui sono costantemente affettuosi e gentili, e raramente lo rimproverano, ed è abituato a essere trattato così. Sto cercando di insegnargli che deve essere attento non solo a se stesso, ma anche alle altre persone, e cerco di togliergli l’abitudine a manipolare psicologicamente gli altri”.

Quando gli viene chiesto quale sia il suo sogno, Maksim dice che vorrebbe partecipare alle Olimpiadi (proprio dalle Olimpiadi di quest’anno, Tokyo 2020, lo skateboarding diventerà disciplina olimpica). “Ma non ho ancora vinto nessuna medaglia, né un oro né un argento. E dalle Olimpiadi sono lontano, ma voglio parteciparvi un bel giorno”, ha detto in un’intervista con Pervyj kanal. La strada verso quel sogno è già iniziata: e a ottobre scorso, Maksim è volato a Nizhnij Novgorod per testare le strutture dove si è tenuto l’European skateboarding championships 2019. 


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