Gli infortuni più comuni durante il periodo di Capodanno sono dovuti prevalentemente alle brutte cadute. I ruzzoloni più frequenti si registrano ovviamente tra coloro che praticano sci, snowboard, o che scivolano sul ghiaccio camminando per strada, spiega Aleksandr Ochkurenko, vice-presidente dell'Associazione russa dei traumatologi ortopedici.
Ma alcune lesioni possono essere davvero insolite: un ragazzo russo ha raccontato che un suo amico si è rotto una gamba mentre cercava di nascondersi… in bagno! Il giovane era salito in piedi sul water per fumare vicino al foro di ventilazione, in modo che i genitori non se ne accorgessero. Ma nell'appartamento di sotto, dove erano in corso i festeggiamenti di Capodanno, alcune persone ubriache hanno avuto la “geniale idea” di lanciare dei petardi direttamente nel canale di ventilazione… il rumore ha talmente spaventato il ragazzo, che è scivolato dal water e si è rotto una gamba… oltre ad aver rotto il water!
I fuochi d'artificio risultano essere la seconda causa più diffusa delle lesioni riportate durante le vacanze invernali. In Russia, i petardi, i fuochi d'artificio e altri articoli pirotecnici possono essere acquistati anche da ragazzini di 16 anni. E sono proprio i giovani le vittime più frequenti dei fuochi d’artificio, soprattutto dei prodotti contraffatti.
Spessi i petardi - soprattutto quelli a buon mercato - esplodono inaspettatamente, ferendo mani e viso, lasciando ustioni pesanti e causando un potenziale avvelenamento chimico; in alcuni casi rischiano di provocare incendi e ferire le persone che si trovano nelle vicinanze.
I gommoni da neve hanno ottenuto grande popolarità in Russia negli anni Duemila. Si possono prendere in affitto vicino alle piste e hanno ormai sostituito le vecchie slitte.
Tuttavia, i gommoni da neve possono essere molto pericolosi, soprattutto per gli adulti: scendendo a tutta velocità, colpendo dossi e collinette, si rischia di riportare brutte lesioni e fratture. I bambini, per via del loro peso ben più leggero, corrono meno rischi. Ma un adulto (specialmente se ubriaco) può finire dritto in ospedale con un’ernia del disco o una frattura delle vertebre!
Durante le Feste i russi non concedono sconti… alla bottiglia! A forza di brindisi e bevute, il rischio di intossicazione da alcol è alto, così come è frequente il coma etilico.
Le statistiche rivelano che all'inizio del 2019, durante le vacanze invernali, circa 12.000 russi sono morti per cause legate all'alcol; tre quarti delle vittime erano uomini.
La stragrande maggioranza degli infortuni gravi e dei decessi (67%) si verifica ovviamente il 1° gennaio.
“Allo scoccare della mezzanotte eravamo già sbronzi - ricorda Roman -. Quando sono iniziate le danze, ovviamente non ci reggevamo in piedi. Così mi sono seduto su un tavolino, dove c’era un bicchiere pieno di champagne… mi ci sono seduto perfettamente sopra! Risultato? 12 punti! E non sono riuscito a sedermi per quasi un mese.
Talvolta i pericoli maggiori si nascondono nelle cose a noi più care… L’insalata russa (l’insalata tipica delle Feste, che potete preparare anche voi seguendo questa ricetta) rischia di andare a male molto velocemente se non viene conservata correttamente in frigo. Un errore piuttosto frequente nel periodo festivo, quando c’è cibo in abbondanza e il frigorifero scoppia!
Soprattutto in questo periodo dell’anno è preferibile consumare cibi preparati da sé, evitando quelli pronti.
Oltre ai cibi avariati, il rischio a tavola può derivare anche dall’esagerazione: mangiare troppo, o mangiare troppi piatti grassi, può rovinare le feste. Se il tutto viene poi annaffiato da litri di alcol, il danno è fatto. L’eccessivo consumo di alcol può infatti aggravare i sintomi da intossicazione alimentare… proprio come dice una vecchia barzelletta russa: "Abbiamo bevuto della vodka, e quando è finita siamo andati a comprare un po' di birra; ma quando anche la birra è finita, i negozi erano già chiusi. Il mio amico aveva una bottiglia di cognac, e così ci siamo bevuti anche quella. Stava andando tutto per il verso giusto, ma ho mangiato un cracker di farina d’avena e ho vomitato dappertutto... Maledetto cracker!".
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