Quanta arte, teatro e visite turistiche dovrebbero essere “iniettate” nell’educazione dei bambini? Il Ministero della Cultura e il Ministero della Pubblica Istruzione russi stanno riflettendo sulla domanda e hanno unito le forze per determinare il numero di esperienze culturali che i bambini si troveranno obbligatoriamente davanti durante i loro studi.
Il ministro della cultura Vladimir Medinskij sostiene che ogni bambino andrà a vedere un certo numero di spettacoli teatrali, musei, mostre d’arte, concerti di musica classica e monumenti architettonici, scrivendo poi della sua esperienza in uno speciale diario online che potranno leggere amici, genitori e insegnanti.
“Abbiamo un programma simile per quanto riguarda l’educazione fisica, a cui tutti sono ormai abituati. Per molti decenni ha funzionato bene e ora viene riattivato nelle scuole russe. E so dai miei figli, che sono attualmente a scuola, che aspirano a soddisfare questo standard perché è importante, e utile per entrare negli istituti universitari”, ha spiegato.
Il programma aiuterà i bambini a sviluppare un senso estetico e l’amore per la loro patria attraverso la conoscenza della sua cultura, della cultura dei suoi popoli e delle sue regioni, ha spiegato il ministro dell’Istruzione Olga Vasilieva. “Negli ultimi anni non abbiamo prestato sufficiente attenzione alla corretta educazione culturale dei nostri bambini. Ciò è accaduto per una serie di motivi, ma tutti concorderanno sul fatto che non c’è stato abbastanza tempo dedicato alla valutazione della cultura nelle materie e nei programmi scolastici”, ha affermato.
Iniziative culturali più piccole esistono già in alcune scuole, per esempio nella regione di Penza, dove i bambini hanno a disposizione un diario culturale (sia stampato che online) e visitano musei e teatri ogni sabato come parte integrante delle lezioni scolastiche. L’iniziativa del governo renderà questa pratica una norma nazionale, ha spiegato Medinskij.
Tra banchi e lavagne.Viaggio nella scuola russa