Umorismo e comicità: su cosa se la ridono i russi?

Getty Image, Donkey Hotey/Flickr, Irikzone/Pixabay, Andrej Stasevich/BelTA/TASS
Ecco su cosa scherzano e chi prendono in giro di solito i comici in tv e i semplici cittadini nelle barzellette o sui meme di internet

Su se stessi e l’arte di arrangiarsi

I russi amano molto ridere di se stessi; fino alle lacrime. Su internet c’è un meme molto popolare: “Questo Paese non lo sconfigge nessuno” (una sorta di “E chi ci ammazza a noi?”; che ha anche la variante “Conosci i nostri”) che se la ride delle geniali, ma assolutamente trash, soluzioni russe ai problemi della vita.

QUESTO PAESE NON LO SCONFIGGE NESSUNO

Quando il Falcon Heavy ha fatto volare nello spazio, in direzione di Marte, una Tesla Roadster di Elon Musk, i russi si sono scatenati con l’ironia e sul web è partito il tormentone “Che ne dici di questo, Elon Musk?”: postavano i più assurdi aggeggi inventati dai russi, suggerendo che il miliardario dovesse invidiarli per non aver avuto quell’idea. 

CHE NE DICI DI QUESTO, ELON MUSK?

Vale però la pena ricordare agli stranieri: i russi possono ridere o criticare se stessi per tutto il tempo che vogliono, ma non accettano che a farlo siano gli altri.

Inoltre, i russi non scherzano sulla Seconda Guerra Mondiale: questo argomento è molto delicato, visto che quasi ogni famiglia ha qualcuno che è morto o ha combattuto al fronte (si fanno però battute su Hitler e i fascisti). Anche la repressione di Stalin e il Gulag non sono un argomento su cui scherzare, sebbene Stalin sia protagonista di tante barzellette. È anche raro trovare battute su Dio.

Sui corrotti e sui poliziotti della stradale

La tradizione sovietica della barzelletta proibita sulla politica, raccontata a voce bassa al chiuso della cucina, sapendo di rischiare l’arresto, non è scomparsa nemmeno con l’arrivo in Russia della democrazia, ma si è trasferita su internet. I russi prendono di mira l’onnipotenza di chi è al potere e, soprattutto, i corrotti. Ci sono serie tv e sketch nei programmi di satira, su come i funzionari corrotti e colpevoli di malversazione si trovano in situazioni ridicole o perdono tutti i loro soldi. È con particolare piacere che i russi ridono di come gli ex padroni assoluti si trovano nella posizione della gente comune, passando dalle stelle alla stalle.

LOCANDINA DELLA SERIE TV “DOMASHNIJ AREST” (“ARRESTI DOMICILIARI”) 

Ma se i corrotti delle più alte sfere il cittadino comune può vederli solo in tv, con i tutori dell’ordine sulle strade si incontra spesso. Sui poliziotti della stradale si scherza spesso, ritenendo che per arrotondare gli stipendi siano pronti a spremere come un limone il povero automobilista, per chiudere un occhio sulle sue malefatte alla guida e non ritirargli, per esempio, la patente. Ma sul tema, i russi sono molto contraddittori, come dimostra questa battuta: “Guido ubriaco come una spugna, mi ferma un poliziotto della stradale e, maledetto, o mi toglie la patente o chissà che tangente mi chiede! Guido ubriaco come una spugna e il poliziotto della stradale non mi ferma. Maledetto! Che cosa li paghiamo a fare se non sono neanche in grado di capire quando uno è sbronzo?” 

FOTOGRAMMA DAL PROGRAMMA TV DI SKETCH COMICI “NASHA RUSSIA” 

Il programma televisivo di sketch “Nasha Russia”, andato in onda dal 2006 al 2011, prendeva di mira tutti gli stereotipi sui russi: omofobia, oligarchi che si sono mangiati le ricchezze del Paese e molto altro. Uno dei personaggi più divertenti era “l’unico poliziotto stradale onesto del Paese”, che non chiedeva tangenti, ma per questo la sua famiglia era alla fame e lui era sempre stanchissimo e con delle profonde occhiaie.

Sulla paura nei confronti di Putin

Su Putin escono nuove battute praticamente ogni giorno. Le più diffuse si riferiscono al fatto che basta pronunciare il suo cognome per far sì che le cose funzionino, perché al solo sentirlo le persone si mettono al lavoro, cercano di risolvere i problemi e di dimostrare la loro fedeltà assoluta. 

Si scherza anche sul fatto che Putin è temuto ovunque, soprattutto in Occidente. Ci sono due facce della medaglia per quanto riguarda queste battute: da un lato sono una specie di reazione difensiva rispetto alla propaganda occidentale, che ritiene la Russia e Putin degli aggressori e le principali minacce alla pace mondiale. Dall’altra, sono una reazione alla propaganda interna, e a quei personaggi dei media che con veemenza patriottica vanno ripetendo che non bisogna far arrabbiare Putin o la farà vedere brutta a tutti. 

VIVA PUTIN! 

Negli show televisivi umoristici Putin e la Russia figurano spesso come un omaccione forzuto, armato di Iskander, che salva la signora Europa e le sue amichette (le repubbliche ex sovietiche) da un corteggiatore villano e borioso di nome Nato, che cerca di attirarle a sé.

ARMENIA, AMERICA, RUSSIA…

Sui vicini bielorussi 

Alla buona, come con un fratello maggiore, si scherza sulla Bielorussia. I russi ridono del fatto che là c’è abbondanza di patate e che i tuberi sono considerati quasi un tesoro nazionale. L’unico che, secondo gli umoristi russi, è amato come le patate è il “batka” (“paparino”) Aleksandr Lukashenko, il presidente ininterrottamente al potere dal 1994. 

ALEKSANDR, MAGARI PERÒ I SOLDI CE LI DÀ LO STESSO?

QUANDO I VICINI ARROSTISCONO LE PATATE 

Sulle bionde e, in generale sulle donne 

Le bionde, ritenute non troppo dotate d’intelletto, sono protagoniste di un enorme numero di barzellette. Ma tutta la “logica femminile” è spesso al centro dello humour maschile, con gli uomini che cercano di raccapezzarsi in questo tema scivolosissimo. “Sono offesa con te, anche se già non mi ricordo per cosa”, potrebbe dire una delle donne messe in scena dai comici russi. Gli umoristi danno consigli agli uomini su come comportarsi: “Se lei ha torto, vai e scusati”. 

PERCHÉ TUTTI MI FANNO I FARI? OGGI DEVO ESSERE AFFASCINANTE

Più di tutto si scherza sulle donne al volante e sulle biondine alla guida. Di solito negli sketch o si sono comprate la patente o hanno ricevuto la macchina in dono da un ricco amante. In ogni caso, non sanno guidare e non hanno assolutamente idea di come funzioni un’auto e neppure di come si chiamino le parti più comuni e fondamentali, tipo il cambio. Possono essere impegnate a tingersi le unghie mentre sono in coda in un ingorgo e, come regola generale, “se una donna ha messo la freccia a sinistra, questo non vuole assolutamente dire che andrà a sinistra”.

Sugli americani

Raffrontarsi agli americani è cosa amata fin dai tempi dell’Urss. Ai russi sembra sempre che ci sia da raggiungerli e superarli. E come le cose vanno negli Stati Uniti è sempre, per i Russi, una pietra di paragone. “E là in America…”, è come può iniziare un discorso su armi, moda, alimenti o abitudini. 

Il noto cabarettista Mikhail Zadornov (1948-2017) ha dedicato particolare attenzione agli americani e ha persino inventato il ritornello “Che stupidi!”, raccontando storie divertenti sui suoi viaggi in America, su cose buffe che hanno per protagonisti gli americani e su strane leggi degli Usa.

ORSI, NO, NON NE HO MAI VISTI 

Dopo che il tormentone aveva raggiunto la popolarità, gli spettatori iniziarono a scrivere a Zadornov le loro storie sugli americani e lui con quel materiale fece diversi spettacoli. Erano aneddoti vari, come quello dell’americano che in un albergo di San Pietroburgo aveva cercato di scaldarsi un panino nella cassaforte, scambiandola per un forno a microonde.

Zadornov in seguito cercò di chiarire che la sua satira aveva una doppia lettura. Lui rideva dei russi, che in qualche modo non capivano gli americani: “Siamo stupidi quando li imitiamo in quello in cui sono peggiori di noi!”. Ma l’immagine degli “stupidi americani”, che non sono in grado di comprendere il popolo russo, si è fermamente radicata nella coscienza popolare. E i film americani ci mettono del loro a confermare il pregiudizio. In “The Bourne Identity” (2002), i documenti russi del protagonista, che dovrebbe chiamarsi Foma Kiniaev (già di per sé un nome un po’ strano) riportano le lettere ЛШТШФУМ АЩЬФ: ovvero un surreale e impronunciabile “Lshtshfum Ashchf”. Perché? Invece di fare la traslitterazione, gli americani si sono limitati a schiacciare sulla tastiera le lettere russe che si trovano sui tasti delle lettere inglesi del nome Foma Kiniaev. 

ЛШТШФУМ АЩЬФ – LA CIA E UN CERTO LSHTSHFUM ASHCHF

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