Perché la popolazione in Russia sta calando e quanti saranno i russi nel 2050?

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ALEKSEJ TIMOFEJCHEV
Le politiche degli ultimi anni hanno frenato la terribile decrescita demografica degli anni Novanta, ma la diminuzione continua. Ce lo spiegano gli esperti

La previsione presentata al Gaidar Forum, un enorme raduno di esperti intitolato al capo del primo governo post-sovietico, Egor Gajdar (1956-2009), ha stimato che la popolazione della Russia nel 2050 sarà di circa 137 milioni (quella attuale è di 146,8 milioni).

E questa proiezione, frutto della collaborazione tra l’Accademia presidenziale per l’Economia nazionale e la Pubblica amministrazione, il Servizio statistico federale e l’Istituto internazionale per l’analisi dei sistemi applicati, non è neanche la più cupa. Ad esempio, c’è la previsione delle Nazioni Unite, che stima la popolazione russa nel 2050 a quota 132 milioni. E neanche quello è lo scenario peggiore. “Il trend pessimistico che veniva valutato credibile solo 10 anni fa ci dava una popolazione di 120 milioni di persone entro il 2050. Questo sembrava molto realistico allora. Se non calcoliamo tutti i risultati ottenuti negli ultimi 15 anni e torniamo ai tassi di natalità e mortalità di quel periodo, allora possiamo raggiungere facilmente quote come 110 milioni o addirittura 100 milioni entro la fine del secolo. In questo caso, per esempio, il Regno Unito ci raggiungerebbe in termini di dimensioni della popolazione”, ha detto Sergej Shulgin, demografo ed economista dell’Accademia presidenziale.

Per il secondo anno consecutivo, la popolazione russa è tornata a diminuire. Nei primi dieci mesi del 2018, quelli che sono morti hanno superarono il numero dei nuovi nati di 180.000 unità nel 2017 il saldo era stato di -115.000). Questo quadro contrasta con gli anni precedenti, nei quali la popolazione cresceva, dopo il periodo terribile di decrescita seguito al crollo dell’Urss.

“La popolazione non può che diminuire”

Gli autori dell’ultima proiezione demografica sostengono che nella situazione attuale la popolazione russa non può che diminuire. “Il numero di nascite sta scendendo in quanto è determinato dalla ‘piramide delle età’. Anche se oggi il tasso di natalità in Russia raggiungesse un numero fenomenale, poniamo due bambini per donna, il numero di nascite diminuirebbe comunque a causa del semplice modello chiamato potenziale di crescita demografica”, ha detto Sergej Scherbov, responsabile del progetto scientifico, introducendo la previsione. Due bambini per donna (questo parametro è chiamato ‘tasso di natalità aggregato’, ed è di fondamentale importanza per i demografi) sono considerati una percentuale sufficiente per la riproduzione della popolazione, ma non sono sufficienti per la Russia. Ma perché la popolazione russa è destinata al declino?

I problemi della “Piramide delle età” della Russia riguardano principalmente il numero di donne in età fertile (15-49 anni). Questo numero è cresciuto in Russia a partire dalla metà degli anni Novanta e ha raggiunto il suo massimo storico nell’ultimo decennio e mezzo, ma poi ha iniziato a diminuire alcuni anni fa, secondo i dati presentati dal demografo ed economista Mikhail Denisenko sulla rivista della Carnegie Foundation.

Il declino ha le sue radici negli anni Novanta. Di fronte ai risultati disastrosi delle drastiche riforme economiche lanciate proprio dal governo di Gajdar, i russi non avevano certo molta voglia di procreare. Nel 1993 il numero di neonati diminuì di quasi due volte rispetto alla fine degli anni Ottanta. “Se nel 1990 erano nati 1,9 milioni di bambini in Russia, nel 1997 il numero scese a 1,2 milioni”, ha affermato Andrej Korotaev della Higher School of Economics. E se il numero di potenziali madri è ridotto, non si può fare molto.

I sussidi statali aiuteranno?

Tuttavia, se non è possibile aumentare il numero di potenziali madri, è possibile stimolare le donne a partorire di più. La proiezione, ad esempio, si basa su un numero di bambini per donna di 1,70, che è paragonabile a quello di molti Paesi avanzati: negli Stati Uniti è 1,80, in Francia 1,90, mentre in Italia è molto più basso: 1,35 nel 2016. Le nascite per donna in Russia sono però ora 1,62, e aumentare questo dato a 1,7 (questo è l’obiettivo del governo) non è così facile. Ciò che dovrebbe aiutare, sono gli sforzi dello Stato. Recentemente è stato lanciato uno speciale progetto nazionale denominato “Demografia”, il cui budget è stato dichiarato superiore a 35 miliardi di euro. Questa sembra essere la continuazione dei programmi statali lanciati a partire dalla metà degli anni 2000. Il suo principale elemento è stato l’assegno per chi ha più di un figlio, introdotto nel 2007.

Secondo Shulgin, questo programma ha avuto successo ed è stato il suo effetto combinato con un’onda demografica positiva a produrre l’aumento dei tassi di natalità in Russia negli ultimi anni. Il prolungamento di tali misure è considerato un importante prerequisito per il miglioramento della situazione demografica. Tuttavia, aumentare il tasso di natalità aggregato per portarlo a 1,9-2 poter mantenere la popolazione intorno alla sua attuale dimensione di 146 milioni sarebbe una prova “notevole” e “davvero dura”. Richiederebbe altri investimenti pari almeno a quelli dell’intero progetto “Demografia”, secondo lo scienziato.

I migranti sono una soluzione per la crescita della popolazione? 

Oltre agli sforzi per aumentare il tasso di natalità, un’altra cosa che può combattere il declino della popolazione è la crescita della speranza di vita. Negli ultimi anni in Russia aumenta a un ritmo notevole, anche se si partiva da un livello davvero basso. Da 65 anni nel 2003 la speranza di vita è cresciuta fino a 73 anni a partire dall’ultimo anno. Tra un lustro, l’obiettivo dichiarato da Putin e dal governo è di arrivare a 78 anni. Nella previsione della popolazione presentata al Gaidar Forum questo parametro è stimato essere più alto nel 2050: 80 anni.

Eppure, anche con un tasso di natalità aggregato a livello 1,7 e una maggiore aspettativa di vita, la dimensione della popolazione della Russia dipenderà ancora in larga misura dalle migrazioni: 6 di quei 137 milioni di abitanti previsti per il 2050 saranno migranti.

 

Perchéi russi fanno figli cosìpresto?