Questa artista di Mosca ha iniziato a fare schizzi della metro come pratica per i suoi studi in arti visive. L’attività si è poi trasformata in una passione con cui si intrattiene quotidianamente.
“Sono una moscovita”, racconta Filatova a Moslenta. “La mia infanzia è stata piuttosto breve, ma mi sono innamorata di alcuni posti della mia città, come il Palazzo dei Pionieri sulle Colline dei Passeri, dove mia madre mi portava per varie lezioni.”
“Amo molto i lungofiume della Moscova, e vivo vicino a uno di essi. Ho molti ricordi legati ai luoghi intorno a Rizhskaja, dove ho studiato. Penso che il posto più interessante là sia il Museo della tecnologia ferroviaria.”
“Quando studiavo alla scuola di arti visive, dovevamo fare un numero stabilito di schizzi a settimana. E tutti gli insegnamenti dicevano che non c’era posto migliore per farli che i mezzi di trasporto pubblici”, racconta Nadira.
“Vado in metropolitana tutti i giorni, è il mio modo preferito di muovermi… Non posso dire quanti schizzi abbia fatto esattamente. Non ho mai avuto l’obiettivo di creare una sorta di progetto.”
“A volte gli uomini che hanno bevuto un po’ se la prendono con me e vorrebbero il ritratto. Di solito si arrabbiano quando rifiuto.”
“Mi sento davvero a disagio se qualcuno nota che lo sto disegnando. Di solito passo immediatamente a una persona diversa.”
“Odio quando qualcuno inizia a spiare quello che sto facendo sul mio tablet mentre si alza o si siede”.
“Facevo gli schizzi a matita o con i pennarelli, ma poi l’iPad Pro è entrato nella mia vita… Avevo tanta paura che me lo rubassero”.
“Ogni volta che la persona che sto disegnando è davvero interessante, ma sta per scendere… faccio una foto”, dice, aggiungendo che altrimenti cancella lo schizzo.
“Non ho mai caricato da nessuna parte le loro foto. E nessuno si riconoscerebbe mai da uno schizzo.”
Il giovane artista che trasforma i grigi panorami russi inserendoci personaggi anime
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