Ignat Goldman, un residente di Mosca, di professione designer, ha avuto più di un grattacapo dopo che Sberbank ha per errore utilizzato il suo numero di telefono in una pubblicità che promuoveva transazioni monetarie tra la principale banca russa e Tinkoff, un altro istituto di credito. Il sistema permette di realizzare bonifici online usando solo il numero di telefono del beneficiario, senza dover inserire altri dati del suo conto.
In un post su Facebook, Goldman ha dichiarato di aver ricevuto circa 5.000 rubli (61,80 euro) in bonifici da diverse decine di persone sconosciute come risultato della sfortunata pubblicità, prima di bloccare la sua carta per impedire ulteriori transazioni. Dice anche che diverse persone (già oltre un centinaio) ora lo chiamano al telefono, lo minacciano e lo accusano di frode.
Goldman ha intenzione di citare in giudizio Sberbank per aver violato la sua privacy e avergli causato un simile stress.
Non è il primo autogol di Sberbank con la pubblicità: ecco quando ha rappresentato il pensionato medio russo come un oligarca pieno di soldi
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