Ha senso scommettere soldi sul fatto che la Russia vincerà i Mondiali?

Reuters
Non sono pochi a farlo, anche sulla spinta dell’entusiasmo dopo le due vittorie con Arabia Saudita ed Egitto. C’è chi è spinto dall’alta quotazione e preferisce puntare sulle squadre outsider, chi valuta il fattore campo, e chi ritiene che sia un dovere patriottico

1992, Campionato d’Europa. La Danimarca non ce l’ha fatta a qualificarsi e i giocatori sono partiti per le vacanze. Agli Europei andrà la Jugoslavia, una squadra ben più forte, che ha vinto il girone. Ma nel Paese balcanico infuria la guerra e la Danimarca viene ripescata.

I giocatori vengono richiamati, mentre sono già in giro per il mondo, proprio alla vigilia dell’inizio della competizione, che si tiene in Svezia. Per la preparazione ormai non c’è tempo, e tutti, totalmente rilassati, vanno agli Europei quasi come se andassero in gita, e con la convinzione di non fare troppa strada. Il girone è di ferro: gli avversari sono Francia, Inghilterra e Svezia. Chi avrebbe scommesso un soldo sui danesi? E invece i danesi perdono con la Svezia 1-0 ma fermano gli inglesi sullo 0-0 e battono i francesi 2-1, passando alla fase a eliminazione diretta, che allora, con l’Europeo a 8 squadre e non a 24 come adesso, voleva dire semifinale. Lì incontrano l’Olanda. Il match finisce 2-2 e ai rigori l’errore di van Basten condanna gli orange. In finale i danesi trovano la Germania: la battono 2-0 e l’inimmaginabile diventa realtà. Sono campioni d’Europa.

La Russia non è mai stata nel novero delle nazionali di calcio più forti o anche solo di media potenza. Il 7 giugno, poco prima dell’inizio del Mondiale, la Fifa ha pubblicato il nuovo ranking, nel quale la Russia ricopre un mesto settantesimo posto (l’Italia è al diciannovesimo; in prima posizione c’è la Germania). Eppure, già dopo i primi due match, la squadra si è qualificata agli ottavi, segnando più di tutti nel torneo; ben 8 gol. Ai tifosi hanno iniziato a sorgere dubbi: “O c…zzo, non è che la Russia vincerà il mondiale?”, ha scritto un appassionato firmandosi con il nickname “Real Madrid”.

E chi può saperlo. Ci sono persone che davvero credono nel successo della nazionale russa ai mondiali e spiegano perché questo potrebbe succedere. E scommettono persino soldi su questa possibilità.

Le ragioni dell’azzardo

“Io scommetto sempre sugli outsider, perché le quote basse dei favoriti per me non sono interessanti. Purtroppo da questo ho spesso grandi problemi”, racconta Vasilij Trunin. “Una volta ho scommesso cento sterline su Israele, quando giocava contro la Russia. Abbiamo guardato la partita con degli amici, vicino a Londra. Israele per me non è un Paese estraneo, ma fin dall’infanzia tifo per la Russia. All’ultimo minuto Israele segnò il gol della vittoria. Nella notte, sulla strada per tornare in città, feci un salto alla ricevitoria di William Hill a ritirare le mie 900 sterline, come forma di consolazione”.

“In questo Mondiale scommetto sulla Russia, perché è il Paese che ospita la competizione. E perché credo che i sentimenti nazionalistici aiuteranno la squadra. Penso che il resto dipenderà dall’atmosfera. E stavolta che l’Olanda non si è qualificata, tocca alla Russia tenere alta la bandiera bianca, rossa e blu”, dice a Russia Beyond l’olandese Niels. Lui ha piazzato 500 euro sulla vittoria della Russia nella Coppa del Mondo 2018. Se la nazionale allenata da Stanislav Cherchesov dovesse alzare il trofeo, gli entrerebbero in tasca 21 mila euro.

Come Niels, crede nella vittoria della Russia, secondo un sondaggio, il 14% dei russi (un numero simile, il 13% di loro, è invece convinto di un successo della Germania). A giudicare dai ragionamenti, l’argomento più spesso citato a favore della tesi della vittoria russa è il fatto di giocare in casa. “Il vantaggio del campo amico non è uno scherzo ai Mondiali. Penso che tifosi e addetti ai lavori abbiano pesantemente sottostimato questo fattore”, scrive su Reddit l’utente Doormatt26.

Oppure “in tribuna siedono maghi collaboratori dell’Fsb, che allargano lo specchio della porta degli avversari tirandosi la barba”, ironizza il russo Oleg Gert. “A essere seri, bisogna ammettere che è entrato in porta tutto quello che poteva: dieci tiri e otto gol! A volte succede. I ragazzi sono stati bravi; non ci sono stati trucchi”, aggiunge. “Sembra che i russi abbiano una specie di potente eggregora; la loro mediocre squadretta sul territorio nazionale fa il bello e il cattivo tempo, mentre giganti del calcio mondiale come Argentina, Germania e Brasile soffrono”….

Calcolo o follia?

Ma può anche essere che l’idea di puntare dei soldi sulla vittoria russa sia ispirata da una certa dose di pazzia, e chi lo fa, ne è consapevole.

“Ci sono quattro stadi del disturbo psichico:
1. Schizofrenia (leggero)
2. Ascoltare canzoni di Stas Mikhajlov [un cantante pop russo, amato dalle anziane] (senile)
3. Produrre auto VAZ (serio)
4. Scommettere soldi sulla vittoria della Russia al Mondiale (gravissimo)
Io sono un caso gravissimo. E voi?”

Sergej Likhachev ha scommesso 3 euro sul successo russo, che era dato a 40. “Una volta sono andato a dormire con la squadra giovanile russa di hockey che era sotto per 3-0 dopo due tempi. Non lo farò mai più. Credo che sia necessario avere fiducia e sostenere la squadra in ogni situazione. Allora anche i giocatori crederanno in se stessi”, spiega.

“Un mio amico ha puntato 5.000 rubli (68 euro) sulla vittoria della russia al Campionato del Mondo di quest’anno. Alla mia ragionevole domanda se fosse in sé o se mi fossi perso la legalizzazione di qualche droga molto potente, mi ha risposto: ‘Ma perché? Intanto, sarà più interessante guardare le partite. E poi 160.000 rubli (2.181 euro) non si trovano facilmente per strada”. E lo ha detto con una convinzione tale, come se in porta avessimo Buffon e in attacco Messi e Ronaldo!”, ha scritto su Intagram un certo Konstantin.

Qualcuno ritiene che sia il modo migliore di esprimere il vero patriottismo. “Goldman Sachs pronostica la disfatta della nazionale russa ai Mondiali. E proprio per questo io scommetto sulla sua vittoria e ci ho messo su dei soldi di tasca mia. È data 1:41 perché nessuno, ovviamente, ci crede. Ma non si è patrioti solo a parole. Nessuno pseudopatriota ha messo una copeca sulla vittoria della Russia (dicendo ‘non sono mica scemo’), e poi a ogni occasione dice di amarla”, sostiene Aleksej Shabunin.

Ma c’è anche qualcuno, come il francese Matthis Desmots, che sembra credere seriamente alle chance russe di vittoria: “Il Mondiale non è la Bundesliga, la Premier League o la Ligue 1. Questi campionati sono molto lunghi, e sono quasi sempre le stesse squadri forti a vincerli. Ma sapete, la Coppa del Mondo è una storia di sette partite!!! Tutto può succedere in un così breve periodo di tempo. In sette match il catenaccio può far diventare realtà l’impossibile. Guardate il Portogallo. Non erano certo i favoriti a Euro 2016. O guardate la Grecia nel 2004. La Russia può farcela”.

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