Donne e motori: la rivoluzione di Darya, meccanico per scelta

Darya Kamenskaya
Titolare di una piccola officina meccanica a Mosca, dopo l’ennesimo caso di discriminazione da parte dei clienti, ha deciso di urlare il proprio sdegno con un post pubblicato sui social che ha suscitato una valanga di reazioni

“Molti uomini fanno i prepotenti. Mettono in dubbio la mia professionalità. Mi offendono, si rifiutano di pagare e ridono di me, dicendo che una donna se ne dovrebbe restare in cucina”. Inizia così il post arrabbiato di Darya Kamenskaya, titolare di una piccola autofficina di Mosca. Dopo l’ennesimo caso di discriminazione nei suoi confronti da parte dei clienti, Darya ha deciso di pubblicare su Facebook un post nel quale ha espresso tutta la sua indignazione. Il post, che ha ottenuto una marea di commenti, è diventato il suo manifesto verso un maggior rispetto nei confronti delle donne. E soprattutto nei confronti di coloro che fanno un mestiere di solito considerato atipico.
Abbiamo chiesto a Darya di raccontarci la sua storia.

Perché hai deciso di scrivere questo post?
La situazione più curiosa si è verificata quando un cliente è entrato in negozio chiedendo di cambiare l’olio della macchina. In quel momento tutti i meccanici erano occupati così ho deciso di farlo io stessa.
Ho sollevato la macchina, ho iniziato a cambiare l’olio e il filtro. In quel momento il proprietario dell’auto è entrato nell’officina e ha iniziato a urlare, chiedendomi di lasciare stare immediatamente il veicolo.
Il cliente, borbottando, ha iniziato a dire che non avrebbe mai permesso che una ragazza si mettesse ad aggiustare la sua auto. Così si è rimesso al volante e se ne è andato, senza olio e senza riprendersi i soldi!
In un’altra occasione, un meccanico si è presentato in officina per un colloquio di lavoro. Ma quando si è accorto che il capo ero io, se ne è andato dicendo che non avrebbe mai accettato di stare agli ordini di una donna. Credeva che fossi la segretaria e si dimostrò molto amareggiato per aver sprecato il proprio tempo.

Perché secondo te il tuo post ha suscitato così tanto scalpore?
Direi che ancora oggi il fatto di guidare un’auto rappresenta per molte donne una sfida quotidiana nel nostro paese. Anche quando la polizia ferma una donna al volante per un banale controllo, la tratta in maniera diversa rispetto a un uomo.
Ho l’impressione che esista uno stereotipo molto radicato secondo il quale le donne hanno meno professionalità in certi settori.

Cosa ne pensi dell’uguaglianza di genere nel nostro paese?
Credo che la necessità di uguaglianza tra uomini e donne nel nostro paese sia così scontata, che solo le persone poco istruite avrebbero il coraggio di affermare il contrario. Ma dopo tutti i commenti ricevuti su Facebook, mi sono resa conto che c’è ancora tanta disuguaglianza in varie sfere della nostra società.
Io supporto l’idea dell’uguaglianza di genere e lo dimostro nella vita e nel lavoro di ogni giorno. Certo, non combatto una guerra quotidiana per i diritti delle donne e non sollevo scandali ogni volta che qualcuno racconta una barzelletta sessista. Ma difendo il mio lavoro e dimostro il mio modo di vedere il mondo attraverso i gesti di ogni giorno.

E allora, a parte il fatto di essere guidata da una donna, che cosa rende speciale la tua officina meccanica?
Il numero di clienti è in costante aumento. E mi sono accorta che in molte officine meccaniche, chi ci lavora esagera i problemi dei clienti, mentendo nel tentativo di “spillare” loro più soldi.
Si tratta di un approccio molto comune soprattutto nei confronti delle donne, considerate più facili da ingannare. E così sono sempre di più le clienti donne che si rivolgono a noi per evitare di capitare, ancora una volta, in situazioni disoneste.
Credo che l’onestà sia la politica migliore e la migliore forma di marketing. La nostra azienda è piccolina e vogliamo essere sicuri che i clienti siano contenti del nostro servizio e che tornino anche la prossima volta.


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