Dopo un lungo e rigido inverno, maggio è il periodo del tepore ritrovato e del sole che torna finalmente a scaldare la città. In epoca sovietica la festa dei lavoratori (primo maggio) è sempre stata tra le celebrazioni più sentite
La gente attende con impazienza l’arrivo di questa giornata, seguita da un lungo ponte festivo, che diventa sinonimo di primavera, vacanze e relax in dacia
“Tutti gli anni il primo maggio si andava in dacia e si trascorrevano i giorni di vacanza nella nostra casa di campagna: lì si pulivano le stanze dopo il lungo inverno, si sbattevano i tappeti e le coperte e ci si preparava per l’inizio della bella stagione”, ricorda Andrej, un signore di Mosca
In epoca sovietica la Festa dei Lavoratori era considerata una sorta di festa alternativa alla Pasqua. Molte persone cresciute in Unione Sovietica ammettono oggi che il primo maggio era uno dei giorni più belli e attesi della loro infanzia
“Ricordo che i miei genitori mi accompagnavano alle manifestazioni: ci si divertiva sempre. Non avevano niente a che vedere con i meeting politici”, racconta Olga, di Mosca
“Mosca di maggio”, una canzone molto popolare in epoca sovietica, era l’inno non ufficiale della capitale russa. Ascoltate la canzone e guardate le immagini d’epoca a questo link
Secondo Lenin, il primo maggio gli operai di tutto il mondo celebravano il loro risveglio verso la luce e la conoscenza, la loro associazione in un’entità fraterna che lotta contro l’oppressione, la tirannia e lo sfruttamento
“Forse risulta sorprendente, ma per noi la festa principale dell’anno non era capodanno, bensì il primo maggio – ricorda il regista sovietico Rolan Bykov in un suo libro -. Ed era molto importante celebrarla il più vicino possibile alla Piazza Rossa”
Tra gli slogan più popolari della festa c’era “Pace. Lavoro. Maggio”. Il primo maggio nessuno lavorava. Venivano però organizzati i “subbotniks”, grandi eventi di lavoro volontario durante i quali ci si occupava di pulizia, coltivazione di alberi e pittura di infrastrutture. Una tradizione annuale per i cittadini sovietici
Per l’occasione venivano organizzate anche le cosiddette mayevka, ovvero picnic nei boschi, dove la gente si godeva finalmente i primi soli della bella stagione
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