Giù le mani dalla torre della città! Questa la protesta andata in scena nella mattina del 23 marzo a Ekaterinburg (città a 1.400 km da Mosca), dove un gruppo di roofer (arrampicatori di città) ha invaso e occupato la torre della tv. Domani, 24 marzo, la struttura dovrebbe infatti essere demolita, nonostante la contrarietà della cittadinanza.
Gli uomini della sicurezza della torre sono riusciti a fermare sette manifestanti, ma quattro persone sono riuscite a sgattaiolare all’interno e a entrare nei locali. Prima di entrare, però, gli uomini della sicurezza sono riusciti a sequestrare loro il materiale (cibo e coperte) con il quale prevedevano di trascorrere in cima alla torre vari giorni in segno di protesta.
Sono dovute trascorrere nove ore prima che i roofer scendessero.
Ieri sera, 22 marzo, i residenti si sono dati appuntamento ai piedi della torre per mettere in scena una performance collettiva in segno di protesta: un lungo serpentone di persone unite da un nastro con il tricolore russo, come per abbracciare simbolicamente la torre.
I lavori per la costruzione della torre sono iniziati nel 1983, ma sono stati sospesi nel 1991 per mancanza di fondi. Da allora, questo imponente pilastro alto 220 metri svetta sopra la città. Negli ultimi 30 anni ha attirato numerosi visitatori: non solo turisti, ma anche amanti degli sport estremi, come per l’appunto gruppi di roofer.
La demolizione della torre sarà condotta dalla Ural Mining and Metallurgical Company (UMMC), che prevede di realizzare al suo posto un’arena di ghiaccio. Ma i residenti nutrono vari dubbi in merito al nuovo progetto, presentato solamente due giorni prima della demolizione.
Lo sapevate che ora scalare i tetti di San Pietroburgo è considerato legale? Ecco come i roofer locali sono riusciti a cambiare le regole!
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email