Fiori d’arancio con finale amaro per Pavel Stotzko e Eugene Wojciechowsky, la coppia di sposi convolata a nozze a inizio gennaio a Copenhagen, la cui unione era stata inizialmente riconosciuta anche a Mosca. Dopo una prima convalida dei documenti, avvenuta in uno dei centri multifunzionali di Mosca, il loro matrimonio in Russia è stato annullato poiché considerato illegale.
La polizia russa ha infatti cancellato entrambi i passaporti dei due novelli sposi. Secondo i funzionari, si sarebbe trattato di un errore da parte di un dipendente del centro incaricato di fornire i servizi civili.
“Il dipendente e il suo superiore saranno licenziati”, ha quindi fatto sapere la rappresentante ufficiale del Minsitero degli Interni, Irina Volk.
La notizia della prima coppia omossessuale riconosciuta in Russia aveva fatto scalpore nei giorni scorsi, dopo che gli sposi, ospiti di TV Rain, un canale di opposizione, avevano confermato di aver visto riconosciuto il loro vincolo matrimoniale. Così come avevano raccontato i protagonisti, dopo le nozze avrebbero voluto ratificare la loro unione anche in patria. Quando si sono recati in uno dei centri di Mosca che forniscono questi servizi, il dipendente avrebbe debitamente timbrato i loro documenti, senza fare ulteriori domande. Ma dopo il polverone sollevato, l’unione è stata in breve tempo annullata.
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