Bere succo da un albero
Si tratta di un’usanza molto antica e il succo di betulla viene estratto e bevuto ancora oggi. In passato il succo di betulla e il kvas (una bibita di pane fermentato) venivano utilizzati come base per realizzare una sorta di vino.
Per poter assaggiare il succo di betulla è necessario recarsi nei boschi tra marzo, quando inizia il primo disgelo, e aprile. Fate un piccolo foro, profondo un paio di centimetri, nel tronco di una betulla e collocate un tubicino di plastica con una caraffa. Un albero di betulla produce 2-3 litri di succo al giorno.
Anche se può sembrare strano, bere il succo di betulla è una pratica molto diffusa in Russia. Non danneggia l’albero (sarà sufficiente richiudere il forellino dopo aver estratto il succo) ed è particolarmente buono per la salute. Il succo di betulla ha molte proprietà, fa bene al cuore e alla circolazione e rafforza i denti.
Vivere sei mesi nell’oscurità
Sareste in grado di immaginarvi una notte che dura settimane, o addirittura sei mesi? Decine di migliaia di persone in Russia vivono così, in un perenne buio, per svariati mesi all’anno. Questa lunghissima notte caratterizza varie città oltre il Circolo polare. A Norilsk, una delle città più fredde al mondo, quasi 178.000 persone vivono a temperature sotto zero per oltre 280 giorni all’anno. Qui l’estate - così come la conosciamo noi - non esiste e i prezzi dei generi alimentari sono molto alti a causa delle difficoltà dei trasporti.
Anche se si tratta di condizioni di vita che molti considererebbero “poco umane”, in Russia la gente vi è abituata e non bisogna stupirsi se sentirete dire che molti russi amano il freddo. Non è difficile infatti conoscere gente che afferma di vivere bene a 30 gradi sotto zero: in questo periodo dell’anno ci si può sbizzarrire con sport invernali, si può ammirare l’aurora boreale e godersi il calduccio delle case.
Non lavorare per 118 giorni all’anno
Nonostante il lungo inverno, i russi sono ben lontani dalla depressione e dal bere vodka ogni giorno! Adorano divertirsi. Sapete, ad esempio, quante giornate non lavorative ci sono in Russia? In totale, 118! Non esiste altro posto al mondo con così tante vacanze.
Non è facile spiegare perché ci siano nove giorni di vacanze a ridosso di Capodanno e perché il Capodanno venga festeggiato due volte: la prima volta il 31 dicembre, così come prevede il calendario gregoriano, e poi il 13 gennaio, secondo il calendario giuliano.
Augurare... buon bagno!
Dite la verità, non vi aspettereste mai che qualcuno vi faccia le congratulazioni per aver fatto il bagno o la sauna. In Russia questo accade veramente! Spero che il bagno ti sia piaciuto, dicono i russi. Si tratta di una frase utilizzata anticamente dai nonni, nell’epoca in cui ci si lavava ancora nei bagni pubblici.
Le misure contano
“Più grande è, meglio è”. I russi adorano le cose giganti. Se avrete occasione di visitare questo Paese, vi accorgerete che qui ci si può imbattere nell’edificio più alto d’Europa, nel centro commerciale più grande del Paese, nel sottomarino più grande del mondo, nella linea ferroviaria più lunga di tutte, nel più grande negozio per bambini del Vecchio Continente e, da poco, nel più grande ponte di cavi del mondo. E se vi sembra ancora poco, lo sapevate che in Russia è stato realizzato il più grande fidget spinner del mondo?
Condividono la propria casa con... un orso!
Lo stereotipo più popolare in Russia... in effetti è più che giustificato. Anche se non è così frequente che i russi vivano con un orso, beh, ogni tanto accade! Da tempo le autorità hanno cercato di evitare che la gente accudisca e allevi orsi come animali domestici, ma questa pratica continua a essere legale. Ci credete? Se vedete allora qualcuno che passeggia per strada con il proprio orso domestico, non stupitevi!
Mangiano zuppa tutti i giorni
Nessun russo può vivere senza zuppa! Non sorprendetevi quindi se, andando a mangiare a casa di un vostro amico russo, troverete ad aspettarvi un enorme piatto di zuppa. Con molta probabilità si tratterà di borshch. Le zuppe vengono servite soprattutto a pranzo, accompagnate da pane. Allora, se vi è venuta fame e volete conoscere la ricetta del borshch, cliccate qui.
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