Lo si dice in riferimento a una persona testarda, alla quale è impossibile far cambiare idea. Per quanto ti sforzi, non serve a niente. “Khot’ kol na golove teshi – on vsjo svojo” (“Lui insiste anche a sgrossargli un palo in testa con l’ascia”), scriveva il linguista Vladimir Dal, autore del Dizionario esplicativo della lingua grande-russa, nella sua raccolta di proverbi e modi di dire.
Troviamo questa frase anche nel romanzo “Il dottor Zhivago” di Boris Pasternak, quando, dopo un lungo discorso di fronte a Voskobojnikov, “uomo nuovo sovietico”, Nikolaj Vedenjapin, ex sacerdote e zio di Jurij Zhivago, alla fine esclama: “Uffa, sto quasi singhiozzando, come si suol dire. Eppure, a lui, puoi anche sgrossare un palo in testa con l’ascia!”. Cioè, l’ex sacerdote era madido di sudore, tanto aveva cercato di dimostrare l’esistenza di Dio, ma il suo interlocutore era rimasto totalmente indifferente.
Sgrossare un palo significa assottigliarne un’estremità con un’ascia, e certamente sarebbe impossibile non accorgersene, se lo si facesse sulla testa di qualcuno. Solo, forse, chi ha una “testa di quercia” (“dubovaja golová”; un altro modo di dire) è talmente testardo che gli si può “sgrossare un palo in testa con l’ascia”.
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