Che cosa c’entra Londra con le stazioni ferroviarie in Russia?

Kira Lisitskaya (Foto: Legion Media; Dominio pubblico; Sofia Sandurskaya/Moskva agency)
Nella lingua russa “stazione ferroviaria” si dice “vokzal”. Questa parola ha una storia alquanto insolita, e quando si diffuse a Mosca e a San Pietroburgo indicava un posto dove non arrivano i treni…

In Russia, i vokzál (вокзал) comparvero molto prima delle ferrovie. No, non siamo impazziti: la parola era in uso già nel Settecento, ma la grafia era “voksal” (вокcал), quindi si pronunciava “voxal”, e significava una cosa completamente diversa. Nelle sue “Lettere di un viaggiatore russo”, lo scrittore Nikolaj Karamzin così ricordava il suo soggiorno a Londra nel 1790: “...Il glorioso Voksal inglese, che invano vogliono imitare in altre terre. Ecco un bellissimo passatempo serale, degno di un popolo intelligente e ricco! L’orchestra suona soprattutto le canzoni popolari più amate, cantano attori e attrici dei teatri londinesi, mentre gli ascoltatori, in segno di gradimento, spesso gettano loro dei soldi. […] Poi, all’improvviso, si è aperto il sipario e abbiamo visto dei caratteri incandescenti che componevano le parole: ‘Take care of your pockets!’; ‘Attenti alle tasche!’ (perché i ladri londinesi, che al Voksal sono parecchi, ne approfittano). Nello stesso momento si è aperta una scena di vita rurale”.

Incisione di A. Carse raffigurante i Vauxhall Gardens di Londra, 1754 circa

Dalla descrizione risulta ovvio che si tratti di un padiglione teatrale. Karamzin scrive poi che dopo lo spettacolo aveva visitato tutte le gallerie e contemplato tutte le scene, dopo di che era entrato in una rotonda che era tappezzata internamente di specchi.

Quello che visitò Nikolaj Karamzin era il Vauxhall Gardens, luogo di divertimento nei Giardini di Kennington, sulla riva Sud del Tamigi. Questo giardino, esistito dagli anni Settanta del Settecento fino al 1859, diede il nome ai parchi e giardini di divertimento, creati successivamente anche in Russia. A proposito, in Russia, la loro diffusione si deve a un inglese…

Come i “Voksal” comparvero in Russia

L’ingegnere inglese Michael Maddox arrivò per la prima volta a San Pietroburgo nel 1766 per insegnare meccanica e fisica al Granduca Pavel Petrovich (in seguito, imperatore Paolo I di Russia). Terminato il corso, l’inglese rientrò in patria, ma dieci anni dopo ritornò in Russia, questa volta a Mosca, ma non più come ingegnere, bensì come un ricco impresario teatrale.

Un concerto nei Vauxhall Pleasure Gardens, 1732

Non è difficile intuire che essendo stato insegnante dell’erede al trono russo, questo uomo poteva aprirsi molte porte. A Mosca Maddox promosse la creazione del teatro Petrovskij, dal quale successivamente nacque il teatro Bolshoj, mentre nel quartiere Taganka, nel 1783, aprì un “voksal”. Le informazioni in merito sono scarse, ma si sa che si trattava di un padiglione in legno con un giardino e un laghetto. Nel padiglione c’erano un “teatro da camera”, dove gli attori si esibivano quando pioveva o faceva freddo, e alcune sale da biliardo. Quando il tempo era bello, le commedie e le operette venivano rappresentate sul palcoscenico estivo nel giardino, dove c’erano anche dei chioschi e un buffet. Di sera, il giardino era illuminato e si davano spettacoli di fuochi d’artificio. Il Voksal era aperto fino alle due di notte. L’ingresso costava 1 rublo, pertanto i poveri non si potevano permettere questo svago (all’epoca, con 20 rubli una famiglia di quattro persone poteva campare più di un mese).

Il giardino dell'Ermitage in un disegno di N.N. Karazin

Gli studiosi della storia di Mosca suppongono che di notte il passaggio che conduceva al “voksal” fosse illuminato con delle fiaccole per indicare la strada ai vetturini. Per questo, i due vicoli del quartiere che fino al 1919 si chiamavano Bolshoj e Malyj Voksalnyj pereulok, oggi si chiamano, rispettivamente, Bolshoj e Malyj Fakelnyj pereulok (da “fakel”, cioè fiaccola).

Quale dei “voksal” fu la prima vera stazione ferroviaria?

Tali luoghi di divertimento furono certamente creati anche a San Pietroburgo, in particolare nel Giardino Naryshkin e nel Giardino d’Estate, nelle varie isole della città, vicino al villaggio di Ozerki. Tuttavia, particolarmente rinomato era il voksal di Pavlovsk, inaugurato nel 1838 al capolinea della prima ferrovia della Russia, nell’edificio della stazione ferroviaria di Tsarskoe Seló. Il padiglione di divertimento fu costruito per promuovere la ferrovia: per divertirsi, le persone dovevano venire a Pavlovsk e quindi usare il treno.

Disegno del Pavlovskij voksal. Essendo vicino al capolinea della prima ferrovia della Russia, avrebbe dato il nome alla “stazione ferriviaria”: “vokzal” in russo

L’ingegnere Franz von Gerstner, che fu a capo dei lavori, scrisse: “Al capolinea viene creato un nuovo Tivoli, un bellissimo voksal che d’estate e d’inverno fungerà da raduno degli abitanti della capitale; tutti saranno attratti dai giochi e dalle danze, nonché dalla possibilità di rifocillarsi all’aperto”.

Pavlovsk, Parco di Pavlovsk, Voksal di Pavlovsk per spettacoli musicali

Il voksal di Pavlovsk, costruito su progetto di Andrej Stackenschneider e inaugurato nel 1838, divenne le prima sala russa in cui si svolgevano concerti di musica sinfonica. Il padiglione fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale, ma la parola “vokzal” è fin da quei tempi usata per indicare tutti gli edifici delle stazioni ferroviarie.

Voksal di Pavlovsk per spettacoli musicali


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