Su YouTube ci sono molti video di studenti stranieri che raccontano le loro impressioni su alcune parole russe e il loro suono: c’è chi pensa che la lingua russa sia “dura”, chi invece la ritiene molto “melodica”, grazie alla presenza di varie consonanti morbide. Ma su una cosa tutti si dicono d’accordo: quando i russi parlano, lo fanno in modo talmente veloce e poco chiaro che per capirli servirebbero i sottotitoli!
In questa lezione affronteremo le difficoltà che si incontrano nella comprensione della lingua russa orale, parlata dai madrelingua.
Tralasciando per il momento le frasi più complesse, ci focalizzeremo sulle parole.
“Éta dóm. Éta stól. A éta kót”, dice l'insegnante, mostrando il disegno.
Lo studente ripete diligentemente queste parole nella forma del nominativo singolare e crede ingenuamente in un futuro radioso. “Éta damá. Éta stalý. A éta katý”, dice l'insegnante, passando all’immagine successiva. E lì cascano tutte le certezze del povero studente! “Abbiamo appena creato la forma plurale… e improvvisamente la lettera “A” diventa “O” in quella che è praticamente la stessa parola!”, potrebbe pensare il povero studente. Perché? La risposta è semplice, e si chiama “riduzione vocalica”.
La lettera “O” infatti si pronuncia realmente “O” solo quando è accentata, e assume il suono “A” in tutti gli altri casi. Ecco perché gli stranieri si stupiscono quando si rendono conto che [kót] 🐱 e [katý] 🐱🐱 sono lo stesso animale, solo che in una quantità diversa.
La stessa cosa vale per la parola “casa”, che al nominativo singolare si dice [dóm] 🏠 mentre al nominativo plurale diventa [damá] 🏠🏠.
Come si evolve la comprensione orale di una lingua straniera? In un primo momento sentiamo un flusso di suoni sconosciuti e indecifrabili; con il tempo e la pratica, il nostro cervello inizia a individuare e a riconoscere le singole parole.
Fase 1: Oddio! Cosa stanno dicendo?
Fase 2: “Noi... Tu vai…”. Ma dove, quando, perché?
La situazione diventa più comprensibile grazie al contesto: ad esempio, se siete in albergo e state prenotando una stanza, è improbabile che saltino fuori parole tratte da conversazioni che si potrebbero tenere nello studio di un medico o a una festa tra amici. Ovviamente è utile prestare attenzione ai gesti e alle espressioni di chi parla, nonché all'intonazione e alle pause che segnano l'inizio e la fine di una frase.
Ma c'è un “ma”. E si chiama “tempo”: il russo parlato è sempre molto veloce... e raramente risulta chiaro alle orecchie di chi ascolta. Spesso, infatti, i madrelingua parlano talmente veloce che anche le frasi più semplici possono risultare incomprensibili; in molti casi i russi aprono poco la bocca e non muovono nemmeno le labbra!
L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è questo: se siete alle prime armi, non torturatevi: ascoltate e abbiate pazienza; utilizzate qualsiasi occasione per affinare l’ascolto, attraverso audio, video, musica ecc. Scegliete programmi dove i presentatori parlano lentamente e con chiarezza. E, naturalmente, non dimenticate i sottotitoli: ci sono molti canali che li offrono!
Un fatto interessante è che spesso gli studenti stranieri affermano che le vecchie generazioni di russi parlano in modo più comprensibile. Forse dovrebbero fare amicizia con i genitori dei loro nuovi amici? 🤔
In quest’ultimo punto, vedremo alcuni esempi di parole di uso frequente che suonano in modo diverso durante le conversazioni orali rispetto a quando vengono scritte (o peggio, a volte vengono scritte in modo diverso, se la comunicazione è informale!).
- Dove sei? Quando arrivi?
- Sto arrivando.
- Quanto costa il viaggio in taxi?
- 1000.
- Quanto?!
- Ti ridarò i tuoi soldi oggi!
- Non dire bugie! So con chi ho a che fare...
- Cosa? Sono serio!
Conoscere le forme di pronuncia colloquiale facilita notevolmente la comprensione del discorso orale. Tuttavia, a meno che la lingua non sia diventata per voi estremamente familiare, per sicurezza è sempre meglio usare la forma più letteraria.
Per iniziare a capire veramente le persone quando parlano, è necessario fare molta prartica; ma la buona notizia è che il vasto territorio della Russia è sorprendentemente uniforme quando si tratta di parlare (diversamente dall’Italia, qui non esistono dialetti diversi). Così, quando si pianifica un viaggio attraverso la lunga Ferrovia Transiberiana, non noterete molta differenza tra come parlano a Mosca, Ekaterinburg, Perm, Omsk, Krasnojarsk o Ulan Ude!
Natalia Kikilo è professore assistente presso l'Istituto di lingua russa dell’Università RUDN
LEGGI ANCHE: Scopriamo i diminutivi e i vezzeggiativi russi
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email