“Kotik... lapochka... sei così bella!”. Sono pronto a scommettere che ogni ragazza russa si infurierebbe se usassi parole di questo tipo con lei al primo appuntamento. Nella lingua russa, infatti, i diminutivi, i vezzeggiativi e i nomignoli vengono utilizzati solo con persone che si conoscono già abbastanza bene: hanno una grossa componente di affetto, perciò sarebbero interpretati come un segnale di ipocrisia nel caso in cui qualcuno ne abusasse.
Dopo questa dovuta premessa, vi presentiamo i vezzeggiativi più usati nella lingua russa.
In “Nove perfetti sconosciuti”, la protagonista Masha Dmitrichenko, interpretata da Nicole Kidman, usa questa parola con l’accento sbagliato: lapOchka. Mentre in russo l’accento cade sulla prima sillaba: lápochka.
“Лапочка” è il diminutivo di “лапа” (lapa), che significa “zampa”. I linguisti si dividono sulla vera origine di questo termine affettuoso, usato spesso con i bambini: deriverà forse dal fatto che le loro mani sono talmente piccole, da ricordare la zampa di un dolce pelosetto? Può essere usato anche con la fidanzata o il fidanzato, come espressione affettuosa per rivolgersi alla dolce metà.
“Зайчик” significa “leprotto”, “coniglietto”: il classico protagonista di molte favole della buonanotte. E anche se la maggior parte dei bambini russi contemporanei non ha mai visto una lepre (заяц, zaiyats) in natura, “зайчик” (proprio come l'altro diminutivo, “zaika”) è ancora oggi un vezzeggiativo molto usato.
Questo è il diminutivo di “кот”, che significa “gatto”; può essere usato con tutti, anche quando ci si rivolge - paradossalmente - al proprio cagnolino. Tenete presente che il termine “пёсик” (piósik, diminutivo di “пёс”, pjós, “cane”), non è per niente considerato un vezzeggiativo.
“Малыш” (“малышка”, malýshka, al femminile), significa letteralmente “bambino” (o “bambina”) ed è usato per rivolgersi alle persone care. In alternativa si può usare la parola “детка” (détka) o il suo diminutivo “деточка” (détochka), che ha solo la forma femminile, ma può essere usata sia in riferimento ai ragazzi che alle ragazze. Ma fate attenzione: usate questi termini solo con persone con cui avete una relazione molto stretta.
“Кроха” - e il suo diminutivo “крошка” (króshka) - significa letteralmente “piccola briciola” di pane o biscotto. Poiché indica qualcosa di minuscolo, “kroshka” è usato per rivolgersi ai bambini e alle persone care. Ha solo la forma femminile, ma può essere applicato anche ai ragazzini.
“Солнышко” è il diminutivo di “солнце” (sólntse, “sole”). Questa parola indica che la persona a cui ci rivolgiamo brilla per noi come il sole. In alternativa si può usare “звёздочка” (zvjózdochka), che significa “stellina”.
Il diminutivo di “птица” (ptítsa, “uccello”), “птичка”, è molto simile a “zaichik” e “kotik”, ma è usato prevalentemente con donne e ragazze.
In realtà, il russo è pieno di diminutivi presi in prestito dal regno animale: “креветочка” (krevétochka, “gamberetto”), “тигренок” (tigrénok, “cucciolo di tigre”), “пирожочек” (pirozhóchek, “piccola torta”) e “рыбка” (rýbka, “pesciolino”). Un vero tuffo nella dolcezza… ma ricordatevi di rimanere sempre franchi e fedeli ai vostri sentimenti: come abbiamo raccontato qui, i russi sono persone estremamente sincere e non apprezzano la falsità.
Evitate assolutamente diminutivi con connotazioni negative come “обезьянка” (obezyánka, “scimmietta”), “поросёночек” (porosjónochek, “maialino”), o “пончик” (pónchik, “ciambella”): potreste fare una figuraccia!
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